Sul tema dei vaccini il governo ha scelto un approccio “statalista e classista” che “discrimina tra ricchi e poveri” ed entra a gamba tesa nelle case degli italiani, minacciando di togliere la patria potestà. Che andrebbe piuttosto “tolta ai rom che sfruttano i bambini”. Così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, nel suo intervento dal palco del congresso federale a Parma.
“Io i miei figli li ho vaccinati, ma in un paese libero non puoi togliere la patria potestà a un papà o a una mamma che per motivi medici e scientifici fanno una scelta diversa” afferma, mentre invita piuttosto ad “andare nei campi rom a togliere la patria potestà a chi sfrutta i bambini, invece che entrare nelle case degli italiani che, per validi motivi medici e scientifici, si sentono di dover fare scelte diverse. Ma stiamo scherzando?”.  E poi questa, aggiunge, “odiosa discriminazione tra poveri e ricchi. Se puoi permetterti una multa di settemila euro, puoi evitare di vaccinare i tuoi figli, invece se fai l’operaio non puoi scegliere. Mi fa schifo un governo che discrimina tra ricchi e poveri, soprattutto quando c’è di mezzo la salute dei bambini. Ma neanche a Cuba o in Unione sovietica avevano un approccio statalista e classista, così volgare. E questo detto da uno che i suoi figli li ha vaccinati per scelta precisa” conclude.

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