Sono passati ormai tre giorni da quando Sara Capoferri, trentasettenne residente a San Pancrazio di Palazzolo sull’Oglio (Brescia), è scomparsa senza lasciare alcuna traccia se non la sua auto, una Nissan Micra color argento, che è ritrovata nella mattina del 25 febbraio quasi completamente bruciata. La vettura è stata individuata dalle forze dell’ordine nella zona di Berlingo, lungo la strada principale che porta verso Maclodio.

Stando a quanto riportato da quibrescia.it alcuni anziani che sono soliti passeggiare in quell’area hanno raccontato di aver visto l’auto, ancora integra, già nel pomeriggio di mercoledì 22 febbraio. Poi il rogo che potrebbe essere stato causato da un corto circuito del motore. Le forze dell’ordine sono attualmente al lavoro nella zona: le ricerche si stanno concentrando anche sul laghetto artificiale ricavato da una cava e profondo quasi venti metri che si trova nel piccolo parco di Berlingo.

Ancora da chiarire la dinamica della sparizione: Sara ha trascorso la serata di martedì 21 febbraio con alcuni amici, prima a Iseo e poi in diversi locali della Franciacorta. Intorno alle 2 di notte, la donna ha detto di voler stare da sola e ha così lasciato la comitiva per raggiungere la sua auto. Da lì, come raccontato anche dalla trasmissione Chi l’ha visto, di Sara non si sono avute più notizie. La denuncia della scomparsa della donna, un passato tormentato e una sparizione volontaria alle spalle, è stata fatta dai suoi parenti la mattina di sabato 25 febbraio. La donna ha una figlia di 16 anni.

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