Donald Trump aggiunge un altro tassello alla categoria dei “fatti alternativi” dopo il fantomatico “massacro di Bowling Green” inventato dalla Counselor to the President Kellyanne Conway. Nel corso di un comizio stile campagna elettorale, sabato il presidente degli Stati Uniti ha fatto riferimento ad un presunto attacco terroristico in Svezia venerdì scorso.

A Melbourne, in Florida, di fronte a migliaia di suoi sostenitori, il capo della Casa Bianca è tornato su uno dei suoi cavalli di battaglia, i confini sicuri, legando l’immigrazione ai recenti attentati in Europa. Ha citato Bruxelles, Nizza, Parigi. E la Svezia. “Guardate cos’è successo in Svezia ieri sera… Chi poteva immaginarlo? Stanno avendo problemi che non avrebbero mai pensato di avere”, ha arringato Trump riferendosi a un attacco che però non è mai avvenuto, e che potrebbe essere frutto – secondo alcune interpretazioni – solo di confusione fra il Paese scandinavo e la città di Sehwan, in Pakistan, dove giovedì 85 persone sono morte in un attacco suicida.

Il riferimento non poteva passare inosservato a Stoccolma. Così l’ambasciata svedese a Washington ha chiesto spiegazioni: “Abbiamo posto la domanda al Dipartimento di Stato. Stiamo cercando di avere chiarezza“, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri svedese, Catarina Axelsson.

Ad ironizzare, invece, ci aveva pensato tra i primi l’ex premier Carl Bildt su Twitter: “Svezia? Attentato terroristico? Cosa si è fumato? Le domande abbondano”. Mentre dall’altra sponda dell’Oceano, Chelsea Clinton cinguettava: “Cosa è accaduto in Svezia venerdì sera? Hanno preso gli autori del massacro di Bowling Green?”.

Il riferimento di Chelsea è a un’altra delle gaffe inanellate dall’attuale amministrazione. Kellyanne Conway, la più stretta consigliera del presidente, ha parlato infatti nelle scorse settimane di un fantomatico massacro a Bowling Green, cittadina del Kentucky, ad opera di terroristi islamici. Massacro che non è mai accaduto. E ha spiegato i numeri della Casa Bianca e la sua diversa percezione sulla folla che ha partecipato all’Inauguration Day coniando l’espressione “fatti alternativi”. Da parte sua Sean Spicer, il portavoce della Casa Bianca, alla fine di gennaio ha fatto riferimento più volte ad un attacco ad Atlanta, per poi correggersi e dire che si trattava di Orlando.

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