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Trenitalia, in attesa del tavolo dimezzati i rincari degli abbonamenti per l’Alta Velocità

Le revisioni di prezzo saranno in vigore con gli abbonamenti di marzo, acquistabili da metà febbraio. I viaggiatori che hanno già acquistato il titolo di viaggio per il mese di febbraio potranno chiedere un rimborso della differenza
Trenitalia, in attesa del tavolo dimezzati i rincari degli abbonamenti per l’Alta Velocità
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In attesa delle soluzioni elaborate dal tavolo tecnico avviato ad hoc, Trenitalia ha dimezzato gli aumenti degli abbonamenti per l’Alta velocità e chi ha già rinnovato la tesserà riceverà il rimborso della differenza. È una delle prime misure transitorie adottate prima delle soluzioni definitive attese entro giugno. La mossa è stata annunciata dal gruppo Fs all’indomani dell’audizione dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini in Commissione Lavori Pubblici del Senato.

Le nuove revisioni di prezzo, condivise con il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, erano state anticipate nel pomeriggio di mercoledì pomeriggio dall’ad di Trenitalia Barbara Morgante nel corso dell’incontro con la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, coordinata dal vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.

Le revisioni di prezzo – precisa l’azienda in una nota – saranno in vigore con gli abbonamenti di marzo, acquistabili da metà febbraio. I viaggiatori che hanno già acquistato il titolo di viaggio per il mese di febbraio potranno chiedere un rimborso della differenza. Con questa decisione, quindi, gli aumenti si fermano al 10% per l’abbonamento più richiesto (lunedì-venerdì, senza limiti di orario). Rimangono invece confermate le riduzioni delle tipologie di abbonamento per la fascia 9-17, che erano state già diminuite del 15% (Lun -Ven, 9-17) e del 5% (7 giorni, 9-17).

“FS Italiane conferma la necessità di cercare nuove soluzioni sulla questione abbonamenti AV entro giugno – conclude la nota -: tra le idee attualmente sul tavolo – come ha spiegato Mazzoncini in Commissione – la possibilità di inserire nel contratto di servizio alcuni collegamenti AV in orario pendolare. Al contempo – prosegue Fs – potranno essere valutati ulteriori strumenti di welfare per i pendolari, anche sulla base di quanto proficuamente realizzato in altri contesti europei”. Il riferimento è alla proposta di far contribuire le aziende, con un meccanismo simile a quello dei buoni pasto.

 

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