Fallito, dopo le proteste di piazza, il tentativo di far passare una legge che vietava l’aborto, il parlamento polacco ha votato un’altra norma al Pro life. Le donne che decideranno di partorire bambini gravemente malati o con malformazioni riceveranno dallo stato un bonus equivalente a 930 euro. La legge è stata votata con la maggioranza assoluta del partito populista Diritto e giustizia (Pis).

A favore della legge hanno votato 267 deputati, contrari 140, 21 astenuti. La norma è stata proposta dal Pis per venire incontro agli ambienti antiabortisti, sostenuti dalla Chiesa, dopo che, sotto la pressione dell’ondata di proteste delle donne in nero, gli stessi deputati del Pis avevano fatto marcia indietro respingendo la proposta di legge con il divieto totale di aborto. La decisione era arrivata dopo giorni di scioperi e manifestazioni che avevano portato almeno 100mila persone nelle strade di varie città della Polonia.

“Si tratta di primo soccorso alle famiglie in difficoltà” ha detto dopo il voto Elzbieta Witek del Pis. La legge in vigore in Polonia dal 1993 permette di abortire in caso di stupro, minaccia per la vita della madre e appunto nel caso di malformazione del feto. Il maggiore accesso alle analisi prenatali ha fatto negli ultimi anni crescere il numero di aborti per questo motivo. Con la nuova legge Pis spera di far ridimensionare il fenomeno.

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