Oggi si celebra in tutto il mondo la V Giornata Internazionale delle bambine e delle ragazze, ma la cornice mondiale è cambiata rispetto agli anni precedenti.

Il 25 settembre dello scorso anno infatti, a New York, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, accompagnata da una lista di 17 obiettivi (conosciuti anche come SDGs, acronimo inglese per Sustainible Development Goals) e 169 sotto obiettivi, che riguardano tutti i campi della vita umana, nonché del pianeta. Questi SDGs dovranno essere raggiunti entro il 2030 per un futuro condiviso dell’umanità che sia realmente sostenibile; infatti con l’adozione di questa Agenda si è esplicitamente ammessa l’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo e l’impossibilità di vederlo solo come sviluppo economico o ambientale, favorendo invece una visione integrata delle diverse dimensioni umane e sociali. Le persone insomma sembrano essere tornate al centro delle nuove politiche internazionali e in particolare coloro che fino a ieri erano state lasciate indietro: donne e ragazze sono infatti considerate la chiave della nuova strategia di sviluppo sostenibile mondiale.

In particolare, a fronte della popolazione giovanile più ampia mai avuta nella storia, ben 1,8 miliardi, di cui 125 milioni di dieci anni di età, gli oltre 60 milioni di bambine sulla soglia della pubertà, diventano il centro da cui partire.

Non è un caso che il nuovo Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2016Avere 10 anni: il nostro futuro dipende da queste bambine”, redatto da Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), la cui versione italiana è a cura di Aidos, e che verrà lanciato a Roma il 20 ottobre, parli proprio di queste bambine. Perché i 10 anni sono un momento cruciale nella vita di una ragazza?

Quando una bambina compie 10 anni il suo mondo cambia. La vita la spinge in tante direzioni, quale strada prenderà dipende dal supporto che riceverà e dalla possibilità di scegliere il proprio futuro. In alcuni posti del mondo, una bambina ha infinite possibilità davanti a sé e inizia a fare scelte importanti per quando sarà adulta. Ma in altre parti del mondo l’orizzonte si restringe. All’ingresso nella pubertà, una combinazione di fattori e discriminazioni possono ostacolare il suo cammino. A soli 10 anni ci sono bambine forzate a sposarsi. Costrette ad abbandonare la scuola a causa di gravidanze precoci. Considerate proprietà di qualcuno ed usate come merce da vendere o acquistare.

Per misurare il successo degli Obiettivi al centro ci sono proprio le bambine, che si affacciano all’adolescenza e che tra soli 15 anni saranno delle giovani donne: le loro scelte e la loro possibilità di plasmare il futuro sono la chiave di sviluppo di tutto il pianeta.

Infatti, a differenza dei precedenti obiettivi di sviluppo del millennio, tutti i paesi sono chiamati a contribuire al raggiungimento dei nuovi. Ovvero, la nuova Agenda 2030 è universale. L’impegno a tal fine, pur con le dovute differenze culturali, economiche e ambientali, non fa distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo poiché ci coinvolge tutti e tutte nel definire una strategia che consenta il raggiungimento degli SDGs entro il termine stabilito.

Inoltre, tra gli obiettivi definiti ce ne sono alcuni considerati così importanti da essere obiettivi specifici ma anche trasversali. Nel senso che devono attraversare anche tutti gli altri obiettivi, non solo per il raggiungimento dello scopo specifico ma per il successo dell’intero impianto. L’obiettivo numero 5 ad esempio: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne e ragazze.

La parità di genere è un argomento e di conseguenza una pratica complessa, che investe l’intera umanità, in particolare le relazioni tra i generi e le loro declinazioni culturali. Il raggiungimento della gender equality è parte fondante del nuovo approccio trasversale per lo sviluppo sostenibile, per cui le donne, le ragazze e le bambine, nonché le politiche di genere, sono determinanti anche in tutti gli altri campi. Il Goal 5 è di conseguenza inseparabile dagli altri obiettivi e non può da solo esaurire tutte le problematiche connesse.

Il nuovo rapporto Unfpa non solo fornisce gli ultimi dati demografici sulla popolazione mondiale ma lancia anche la sfida di seguire la vita di dieci bambine di dieci anni di età, provenienti da diversi paesi, per vedere cosa accadrà nelle loro vite e per capire cosa davvero funziona o meno nei programmi di sviluppo e soprattutto se l’Agenda sarà un successo, un fallimento o un tentativo arduo da continuare a perseguire.

Abbiamo davanti a noi 15 anni per realizzare tali ambiziosi obiettivi globali, che riguardano tutti i paesi, ricchi o poveri che siano, per sconfiggere la povertà e per vedere un mondo dove le disuguaglianze di genere non siano più la quotidianità. Impedire a una ragazza di scegliere la propria vita e vivere in modo sano e sicuro il passaggio all’età adulta è una violazione dei suoi diritti.

Il rapporto viene presentato in contemporanea mondiale il 20 ottobre, in oltre 100 città nel mondo tra cui Londra, Parigi, Washington, New York, Bangkok, Johannesburg, Città del Messico, Madrid Ginevra, Stoccolma, Berlino. A Roma verrà presentato da Aidos e Unfpa il 20 ottobre alle ore 11.00, presso la Sala Stampa Estera, via dell’Umiltà 83/C.

Foto ©UNFPA 2016

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