Maria De Filippi, si sa, non fa prigionieri. E cosa inventa, Nostra Signora della Tv, per far impazzire definitivamente il pubblico in attesa del serale di Amici? Prima mette sul piatto una giuria tutta al femminile, composta da Sabrina Ferilli, Anna Oxa e Loredana Bertè. Poi, non sazia, piazza la zampata dell’ultima ora, il colpo di grazia, la botta letale quando già sei tramortito e con la bava alla bocca, aspettando sul divano l’arrivo del programma: Morgan presenza fissa, in un ruolo ancora non definito e che verrà svelato nel corso della conferenza stampa dei prossimi giorni.

Per commentare una scelta del genere, però, va fatta una distinzione cruciale: da un lato la scelta di Maria De Filippi, dall’altra quella del leader dei Bluvertigo. Per Bloody Mary è un colpo gobbo, l’ennesima conferma che alla fine, gira che ti rigira, arrivano tutti da lei, col capo chino. Si arrendono a quello che fu per anni il “nemico” e consegnano le armi per manifesta superiorità. Amici incassa la presenza di un signore che, nonostante l’evidente spreco di talento ormai irreversibile, in tv funziona assai, fa discutere, è “divisivo” (come dicono quelli che credono di parlar bene).

E se in giuria hai Oxa e Bertè e tra i coach J Ax, Emma, Elisa e Nek, è la classica ciliegina sulla torta. La De Filippi fa il suo mestiere e lo fa bene, cannibalizzando tutto e tutti.

La scelta di Morgan, invece, è decisamente meno comprensibile. Il cantante brianzolo, già giudice di X Factor e poi critico accanito dello stesso format, più volte in passato ha lanciato accuse pesanti e critiche feroci contro la De Filippi, come quando, ad esempio, aveva detto testualmente: “La tv è fatta da gente cattiva. Tipo la De Filippi, che ha fatto cose cattive anche contro di me”. Secondo Morgan, la conduttrice di Canale5 avrebbe un’influenza potente anche su alcuni programmi della Rai, “pervasi da un torpore defilippico”. Maria, che magari non dimentica ma fa quasi sempre buon visto a cattivo gioco, aveva risposto smorzando le polemiche: “Morgan non mi apprezza, ma lui a X Factor mi piace. È un puro e per questo lo rispetto”.

Maria evidentemente era lì, sulla riva del fiume, ad aspettare l’ennesimo cadavere per tirarlo su e portarlo a sé. È successo con tanti, prima di Morgan. È successo di nuovo e non c’è da meravigliarsi. Il cantante probabilmente si esibirà in uno dei suoi soliti virtuosismi dialettici per giustificare la scelta di partecipare ad Amici. Tirerà fuori colti riferimenti filosofici o musicali, probabilmente dirà di voler andare lì per capire o, peggio ancora, per cambiare le cose dall’interno. Sarebbe più giusto, tuttavia, affrontare la cosa per quello che è: show business, bellezza. Soldi, visibilità, esposizione mediatica. Amici è indubbiamente il programma tv più amato dai giovani e con questo dato incontrovertibile, volenti o nolenti, devono farci i conti tutti. Senza ricorrere alla solenne e abusata sciocchezza secondo cui “solo gli stupidi non cambiano idea”, basterebbe limitarsi ad un più apprezzabile e onesto pragmatismo: “Amici mi permette di incassare bei soldini, fa ascolti da urlo e magari mi rilancerà anche discograficamente, come ha fatto in passato con altri”. Punto e a capo.

Resterebbe, ovviamente, la perplessità per una scelta che di per sé non è un crimine e che è comprensibile sotto tanti punti di vista, ma se riguarda Morgan no, diventa strana e grottesca. Perché va bene tutto, sul serio. Soprattutto se scegli di fare l’ospite fisso nel programma principe dell’intrattenimento televisivo italiano. Ma ci sarà un limite all’incoerenza della gente? Domanda retorica, forse. Risposta scontata, purtroppo.

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