Ciro e Guido hanno chiesto di alzarsi in piedi davanti alla loro comunità religiosa per poter dire davanti a tutti: “Noi ci amiamo e vogliamo stipulare un patto d’amore”. Era il 26 giugno 2011 e a Milano, per la prima volta in Italia, due persone dello stesso sesso hanno ricevuto una benedizione nella Chiesa valdese, comunità protestante che nel nostro paese conta 25mila fedeli. “E’ stato un momento molto forte e di grande serenità – ricorda il pastore milanese Giuseppe Platone – e poi tutti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, devono trovare un posto all’interno della nostra chiesa”. Un rito che non ha nessun valore giuridico ma solo religioso. Ma se la prima benedizione è stata celebrata cinque anni fa, la discussione sui diritti degli omosessuali nella comunità valdese va avanti da oltre trent’anni. Pertanto secondo questa chiesa protestante sul riconoscimento delle unioni civili l’Italia è in colpevole ritardo. “Il problema – sottolinea Platone – è che nel nostro paese c’è chi ha fatto della famiglia un feticcio, un’arma contro gli altri e questo è terribile. E’ stata creata un’ideologia sulla sacra famiglia. Ma nei testi sacri si parla soprattutto di ciò che costituisce il matrimonio e cioè l’amore tra due persone. Inoltre credo che la lettura dei testi vada contestualizzata nel nostro tempo. Nei testi sacri bisogna cogliere lo spirito. In questa Italia clericale c’è qualcuno che sta cavalcando una visione delle cose lontana dalla realtà che non ha neanche radici bibliche”

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