Nonostante i bombardamenti della coalizione guidata dagli Usa e quelli russi che, a detta di Mosca, colpiscono le postazioni dell’Isis, gli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi continuano la loro avanzata in Siria. Lo Stato islamico punta dritto su Aleppo e strappa fette di territorio nella provincia settentrionale finora controllata dalle forze di Assad. A riferirlo è il referente dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdulrahman, spiegando che i militanti hanno conquistato i villaggi di Tel Suseen e Tel Qarah, ad appena due chilometri da una zona industriale controllata dal regime, a nord del capoluogo.

La tv di stato panaraba al-Mayadeen che ha sede a Beirut ha inoltre dato la notizia che il generale iraniano Hussein Hamdani è stato ucciso proprio ad Aleppo. L’emittente, considerata vicina all’Iran e a Hezbollah, spiega che il generale si trovava in Siria in qualità di “consigliere militare” per l’esercito di Damasco. L’uccisione dell’alto ufficiale viene confermata dai Guardiani della Rivoluzione iraniani. In un comunicato rilanciato da Press Tv, si precisa che Hamdani è stato ucciso dai terroristi del sedicente Stato islamico (Is) la scorsa notte, durante una “missione di consulenza” contro il terrorismo nei sobborghi della città.

Nel frattempo, il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, ha annunciato che l’aviazione francese ha compiuto nelle ultime ore una seconda serie di bombardamenti contro un campo di addestramento dell’Isis in Siria. L’offensiva, ha spiegato il ministro, è stata condotta nella notte tra giovedì e venerdì 9 ottobre a Raqqa, nell’est della Siria e roccaforte dell’Isis già colpita dai due Rafale francesi che il 27 settembre hanno compiuto la prima incursione. “I caccia – ha spiegato Le Drian alla radio Europe 1 – hanno sganciato bombe su un campo di addestramento. Gli obiettivi sono stati colpiti. Ci saranno altri raid contro i luoghi in cui l’Isis si organizza per minacciarci”.

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