Il mondo FQ

Jobs Act, in aprile 48mila contratti stabili in più. Ma il lavoro non aumenta

Il dato diffuso dal ministero del Lavoro è superiore a quelli dei tre mesi precedenti. Se si considerano tutte le tipologie contrattuali, il saldo tra attivazioni e cessazioni è di 210mila unità, più che in febbraio e marzo ma in linea con aprile 2014. Nel corso del mese ci sono poi state 35.883 trasformazioni di rapporti a tempo determinato in tempo indeterminato, contro le 19.144 di un anno prima
Jobs Act, in aprile 48mila contratti stabili in più. Ma il lavoro non aumenta
Icona dei commenti Commenti

In attesa che ministero del Lavoro, Inps e Istat avviino un coordinamento sui dati relativi al mercato del lavoro (un primo incontro tra i vertici è previsto per martedì), il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha pubblicato i nuovi dati sulle attivazioni di contratti registrate in aprile. In tutto sono state 756.926, circa 210.000 in più rispetto alle cessazioni (546.382). Il saldo è superiore a quelli di febbraio e marzo (123mila e 92mila, rispettivamente), inferiore a quello di gennaio (+334mila) e sostanzialmente in linea con quello registrato ad aprile 2014 (+203mila). I contratti a tempo indeterminato sono però aumentati in modo sensibile: +48mila a fronte di -6mila dell’aprile dell’anno scorso. Le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato sono state infatti 171.515 a fronte di 122.979 cessazioni.

Il dato di aprile sui contratti stabili, per i quali la legge di Stabilità ha previsto la decontribuzione, è in crescita rispetto a quelli dei mesi precedenti: a gennaio, febbraio e marzo il saldo si era attestato rispettivamente a quota 27.11918.584 e 31mila unità. Va ricordato che dal 6 marzo è in vigore il Jobs Act, per cui le imprese possono assumere con il nuovo contratto a tutele crescenti. In ogni caso, per fare un confronto puntuale con le stime del governo – “almeno 800mila assunzioni grazie alla decontribuzione” – e con i dati 2014 occorrerà attendere almeno l’autunno: solo allora si capirà se l’aumento delle attivazioni si è solo concentrato nei primi mesi dell’anno per sfruttare gli sgravi (fino a 8.060 euro annui a lavoratore) prima che gli 1,9 miliardi stanziati per il 2015 finiscano.

Per il resto, in aprile si sono registrati 475.273 contratti a tempo determinato, 18.443 di apprendistato, 38.632 collaborazioni e 53.063 forme di lavoro classificate alla voce ‘altro’: contratti di inserimento lavorativo, intermittenti e interinali, rapporti di lavoro autonomo nello spettacolo. La maggior parte delle cessazioni, 328.148, riguardano contratti a tempo determinato, 13.636 sono relative a contratti di apprendistato, 36.619 a collaborazioni e 45.000 ad altre forme di lavoro.

Il ministero precisa che ad aprile sono state 35.883 le trasformazioni – conteggiate a parte, quindi da aggiungere alle assunzioni a tempo indeterminato – di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, contro le 19.144 nello stesso periodo del 2014.

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha sottolineato “che aumentano i contratti stabili e si riducono i contratti precari. E’ una buona notizia”. Il ministro ha poi rimarcato che “l’obiettivo che il governo si è dato è fare in modo che il contratto a tempo indeterminato torni ad essere il modo normale di assunzione”. Poletti infine ha detto che “se le cose vanno in questa direzione siamo molto contenti, sul piano generale dell’occupazione aspetteremo i dati dell’Istat”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione