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Manifesto in edicola a 20 euro per salvare la testata: “Chiudiamo solo il pugno”

Il 18 dicembre il quotidiano comunista uscirà con un'edizione a 24 pagine, tutte a colori, e un inserto speciale. L'iniziativa rappresenta il giro di boa della campagna di raccolta fondi iniziata a ottobre e che terminerà a gennaio, che ha l'obiettivo di raccogliere 1 milione di euro
Manifesto in edicola a 20 euro per salvare la testata: “Chiudiamo solo il pugno”
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Comprarsi il quotidiano è l’unico modo per salvarlo. Per questo i giornalisti del Manifesto, che dal 25 ottobre hanno iniziato una campagna di raccolta fondi per acquistare il giornale, hanno deciso di riproporre il 18 dicembre, dopo il successo dell’iniziativa del 13 novembre, un numero speciale a 20 euro. Un acquisto che è in realtà una donazione per la sopravvivenza del quotidiano comunista in edicola dal 1969. Sarà “una signora testata”, garantiscono i giornalisti di via Bargoni.

Mi riprendo il Manifesto” è la campagna di raccolta fondi lanciata in ottobre per riacquistare la testata dalla “liquidazione coatta amministrativa avvenuta due anni fa”. Non è la prima volta che la redazione romana sforna numeri speciali: iniziative del genere sono iniziate già negli anni Ottanta. Nel 1981, a 12 anni dalla sua nascita, il quotidiano uscì nelle edicole a 1.000 lire, quando il costo dei giornali era di 400 lire. L’idea venne riproposta 16 anni dopo, nel 1997, quando il Manifesto uscì al costo di 50mila lire, fino all’edizione del 2008 che venne messa sul mercato a 50 euro. L’iniziativa dello scorso 13 novembre, quindi, era solo l’ultima della storia del giornale, ma il grande successo ottenuto ha portato i giornalisti a cercare il bis di acquisti. L’edizione di giovedì 18 dicembre rappresenta il giro di boa della campagna, che si chiuderà a gennaio, e per giustificare il costo del numero i giornalisti proporranno un quotidiano a 24 pagine, tutte a colori e con un inserto speciale. L’obiettivo del fund-raising, dicono dalla redazione, è “raccogliere 1 milione di euro per impedire che la testata finisca in mani diverse da quelle di chi il manifesto lo fa e lo legge. E lo sostiene”.

Una campagna, quella lanciata dalla redazione, che ha riscosso grande successo e ha fatto registrare un’inversione di tendenza dei dati sulle vendite rispetto agli ultimi anni: “Il quotidiano diretto da Norma Rangeri e Tommaso Di Francesco – si legge nel comunicato della redazione – a settembre è stato l’unico ad aumentare le vendite in edicola (dati Ads) e i dati di vendita sono in crescita anche a ottobre (media Ads quotidiani ottobre -1,8%, il manifesto +2,7%)”. Un successo che è stato favorito anche dall’apertura della piattaforma miriprendoilmanifesto.it che sta raccogliendo un buon successo. I giornalisti lo promettono: “L’unica cosa che possiamo chiudere è il pugno“.

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