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Mafia Capitale, in una foto di 4 anni fa tutti i protagonisti dell’indagine

Il fotogramma risale al 2010 e cristallizza una cena in un centro di accoglienza, organizzata da Salvatore Buzzi, numero uno della cooperativa “29 giugno” e braccio operativo dell’organizzazione svelata e decapitata da un'operazione del Ros
Mafia Capitale, in una foto di 4 anni fa tutti i protagonisti dell’indagine
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C’è una immagine del 2010 che cristallizza in un istante le relazioni all’interno del sistema di corruzione e infiltrazione che la Procura di Roma ha denominato Mafia Capitale. Il fotogramma è scattato durante una cena in un centro di accoglienza, organizzata da Salvatore Buzzi, numero uno della cooperativa “29 giugno” e braccio operativo dell’organizzazione svelata e decapitata da un’operazione del Ros. C’era da festeggiare la “fine della vertenza di oltre 1 anno intentata dall’Amministrazione per il rinnovo delle manutenzioni delle aree verdi” spiega lo stesso Buzzi in un sms a Eugenio Patané, consigliere regionale democratico indagato e in passato presidente del Pd romano.

Nella foto, partendo da sinistra, c’è un uomo con la felpa azzurra e con la scritta Italia. E’ Luciano Casamonica, cugino del boss del clan omonimo, attivo nel sud est della Capitale. La sua foto abbracciato all’ex sindaco Gianni Alemanno fu pubblicata dal Fatto Quotidiano del 5 giugno 2013. La spiegazione che diede allora l’esponente di Fratelli d’Italia, oggi indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, è che si trattava di un ex detenuto, recuperato e che lavorava per una cooperativa.

casamonica alemanno 240Quella foto e quella della cena, dopo il blitz del Ros, oggi hanno un altro senso. Il secondo da sinistra è Giuliano Poletti, già presidente della Legacoop e oggi ministro del Lavoro. Poletti è totalmente estraneo all’inchiesta, ma la sua presenza testimonia il grado di credibilità di cui poteva godere Buzzi nel 2010. Proseguendo a sinistra c’è Franco Panzironi, ex ad di Ama, considerato “a libro paga” dell’organizzazione. Subito dopo c’è Umberto Marroni, deputato Pd, e di fronte a lui, con i capelli bianchi, c’è il padre Angiolo Marroni, a quel tempo garante dei detenuti. Di quest’ultimo conversa in una intercettazione proprio Buzzi che, nel giugno 2013, ragionava su quali ruoli potessero ricoprire gli “amici” come lui e come Daniele Ozzimo, indagato, e da ieri ex assessore alla Casa del comune di Roma (è l’uomo in piedi a sinistra nella foto che tende una mano). Del primo invece, già capogruppo in consiglio comunale, sempre Buzzi dice: “Se vince il centrosinistra siamo rovinati solo se vince Marroni andiamo bene”. Tanto che Mafia Capitale pensa di sostenerlo nella corsa – poi interrotta – al Campidoglio. “Noi oggi alle cinque lanciamo Marroni alle primarie per sindaco eh”. Seduto accanto ad Angiolo Marroni, con il maglioncino rosso di spalle c’è proprio Buzzi. A fianco, camicia bianca, siede anche Gianni Alemanno, finito nel registro degli indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso.

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