La buona cucina va gustata lentamente” dice Slow Food, che da 28 anni promuove in tutto il mondo la cultura del mangiar sano. Ma esiste un cibo, per l’associazione fondata da Carlo Petrini, che si può – e anzi si deve – letteralmente divorare: sono i suoi libri, pubblicazioni pensate per valorizzare l’enogastronomia di qualità e diffondere una corretta informazione ed educazione alimentare. Editi da Slow Food Editore, i titoli proposti condividono e supportano l’obiettivo dell’organizzazione no-profit: salvaguardare le produzioni artigianali e le varietà a rischio di scomparsa, favorire un turismo responsabile e promuovere un’agricoltura, un allevamento – e di conseguenza un cibo – buoni, puliti e giusti.

Un’educazione del consumatore fondamentale anche e soprattutto in un Paese, come il nostro, che troppo spesso si dimentica o dà per scontate la biodiversità del suo territorio e la ricchezza delle sue tradizioni agroalimentari e gastronomiche. Sono molteplici le novità in arrivo sugli scaffali per la stagione autunnale, a partire dall’edizione 2015 di “Osterie d’Italia”, il sussidiario del mangiar bere all’italiana che quest’anno compie 25 anni. Con 1737 locali consigliati, la storica guida di Slow Food ci accompagna alla scoperta della cucina di tradizione nostrana regalandoci un viaggio indimenticabile. E, cosa non secondaria, segnalandoci locali dove poter godere della buona tavola con meno di 35 euro. 1900 cantine visitate, 23.000 vini degustati: questi i numeri che identificano invece “Slow Wine 2015″, la guida che racconta le storie di vita, vigne e vini in Italia, che quest’anno sarà presentata al Salone del Gusto e Terra Madre che si terrà a Torino dal 23 al 27 ottobre.

Sono poi Hans Tuzzi con “Zaff&rano e altre spezie” e Lella Costa (“Minestrine”) a firmare i due nuovi racconti per “Piccola biblioteca di cucina letteraria”, collana in cui scrittori, poeti e accademici offrono la loro penna per celebrare la nostra cucina. Chiusa la parentesi narrativa, si torna alla manualistica con due nuovi volumi di “Scuola di cucina Slow Food” dedicati alla carne: si approfondiscono le questioni della scelta dei prodotti dall’allevamento alla macellazione; si consigliano poi i tagli più indicati per i vari piatti, tutti raccolti in una vasta rassegna di ricette ricavate dalla più genuina tradizione regionale italiana. Alla scoperta dunque di un cibo più buono, più ecosostenibile e più equo. Come conoscere la buona tavola passando dalla libreria.

di Stefano Padoan

www.puntarellarossa.it

BUONO! Dove mangiano i grandi cuochi

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