Il Senato ha approva il decreto legge di riforma della Pubblica Amministrazione, provvedimento su cui è stata posta la fiducia: i sì sono 160, contro 106 no. Tra i no anche quello del senatore a vita Carlo Rubbia, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984. Ora il decreto torna alla Camera. “Nessuna marcia indietro del governo” aveva detto il ministro Marianna Madia. Il riferimento è alla soppressione della norma che sanava la situazione dei “quota 96“, i 4mila lavoratori della scuola che in autunno non potranno andare in pensione perché “bloccati” nel limbo dalla riforma Fornero. 

Come è noto la Ragioneria dello Stato ha evidenziato problemi di coperture finanziarie costringendo il governo a fare marcia indietro. Il ministro ha tentato però di difendere le decisioni dell’esecutivo e, alle critiche di chi ricordava la lunga permanenza al Colle del decreto uscito dal Consiglio dei ministri (di cui gli uffici legislativi hanno poi chiesto lo “spacchettamento”), ha risposto chiedendo di “non scomodare il Quirinale”. E sottolineando che “la firma del Capo dello Stato ha riguardato il testo così come uscito dal Consiglio dei ministri”. Quanto alla soluzione per i quota 96, Madia ha detto che “entro la fine del mese ci sarà un intervento strutturale sulla scuola, dove si affronteranno il tema della precarietà e quindi del rinnovamento” del comparto, “le entrate degli insegnati e la precarietà degli insegnanti”.

Il ministro ha poi affermato che il dl è solo il primo tassello” ma “il cuore vero della riforma della pubblica amministrazione, il ribaltamento vero nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, è il disegno di legge” delega, calendarizzato qui in Senato”.  Intanto la titolare dei rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha annunciato che il governo – come è avvenuto alla Camera – porrà la questione della fiducia sul maxiemendamento, scatenando la protesta dell’opposizione. Il presidente Pietro Grasso ha comunicato che alle 14 inizierà la prima chiama. Nel frattempo si riunirà la commissione Bilancio per dare il proprio parere sul maxiemendamento. Quindi l’esame del ddl Riforme proseguirà nel pomeriggio.

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