Non solo vegetarismo e veganismo. Quest’anno al Festival Vegetariano di Gorizia si parla anche della scelta contraria, cioè del cosiddetto carnismo. Lo spiegherà la sua teorizzatrice, la psicologa e ricercatrice statunitense Melanie Joy, che presenterà in anteprima nazionale il suo ultimo libro edito per Sonda Finalmente la liberazione animale (sabato 5 luglio ore 17:30 al Teatro Tenda). Ma a Gorizia ci sarà anche molto altro.

Da venerdì 4 a domenica 6 luglio, un programma fitto di appuntamenti sull’alimentazione senza carne e sugli stili di vita sostenibili a 360 gradi. Quest’anno in una cornice da non perdere: il Castello di Gorizia e il Borgo circostante, magnifica roccaforte dell’XI secolo e cuore antico della città. Tutto è nato cinque anni fa dall’idea di Massimo Santinelli, anima dell’azienda goriziana Biolab, che produce alimenti pronti per vegetariani e vegani, che allora ne fece una piccola manifestazione, in un’area artigianale della città. Parteciparono 5mila persone in un solo giorno. Non poche, ma numeri lontani dalle 40mila presenze del 2013 (Gorizia conta 35mila abitanti) e dalla centralità che ha assunto il festival nel panorama nazionale in questi ultimi anni.

Vegetariani e vegani, dati Eurispes relativi al 2013 alla mano, sono il 7,1% della popolazione italiana e in forte aumento” dice Santinelli “ma noi abbiamo puntato, fin dalla prima edizione, a inquadrare il vegetarismo in una visione più ampia, intendendolo come stile di vita, rispetto degli animali e dell’ambiente e anche delle persone” .

Tra gli ospiti della manifestazione 2014, organizzata dall’associazione Eventgreen di Gorizia con il supporto di Biolab, ci sono il meteorologo e climatologo Luca Mercalli, lo chef-scienziato Marco Bianchi, il presidente di Zero Waste Europe e vincitore del Goldman Environmental Prize 2013 Rossano Ercolini, il giornalista di Report Emilio Casalini, l’attrice Susy Blady, il giornalista e volto televisivo Antonio Lubrano. Insieme con loro, altri amici storici del Festival come Massimo Cirri e Andrea Segrè, perché la “rivoluzione a tavola” non passa solo attraverso l’eliminazione delle proteine animali, ma anche attraverso la riduzione dello spreco. La campagna “Un anno contro lo spreco” farà tappa ufficiale infatti proprio al Festival.

E in onore dei Mondiali di calcio, è previsto anche un momento dedicato al binomio sport e alimentazione, con Maurizio Falasconi, ex calciatore e preparatore atletico vegano, e Giorgio Fabbro, biologo nutrizionista vegano. E poi showcooking, la rassegna cinematografica No Impact, spettacolo con una tappa dell’Elettrodomestica Tour del Riciclato Circo Musicale, 90 espositori da tutta Italia e dalla Slovenia, workshop e laboratori per i bambini e meravigliose storie di uomini e animali come quella dell’oca Becco di Rame, cui il veterinario Antonio Briganti ha ricostruito il becco (spezzato) con una protesi di metallo.

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