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Libertà di informazione: Tuttoggi.info, un giudice oscura, l’altro illumina

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Un giudice oscura, un altro illumina: questa potrebbe essere la sintesi della brutta vicenda che ha riguardato il giornale on line Tuttoggi.info.

Qualche giorno fa, come vi avevamo raccontato su questo blog, il tribunale  di Spoleto aveva chiesto e ottenuto il ” Sequestro” del sito, con il divieto di pubblicare tre pezzi sulla Banca Popolare di Spoleto, per altro commissariata da tempo.

Nelle inchieste, condotte dal direttore di Tuttoggi Carlo Cesaro e dal giornalista Massimiliano Sbardella del Giornale dell’Umbria, venivano anche riportati brani di intercettazioni telefoniche, non più coperte dal segreto istruttorio, e già consegnati alle parti e alle difese, come per altro riconosceva la stesso giudice nel suo provvedimento.

Nel caso specifico l’oscuramento è stato disposto, dunque, non per violazione delle norme sulla secretazione, ma per il rischio che da una simile pubblicazione ne potesse derivare una indebita influenza sui magistrati e sul corretto svolgimento del processo.

Si trattava e si tratta di una interpretazione delle norme esistenti assai pericolosa, perché da un simile principio ne potrebbero discendere veri e propri interventi censori e la sostanziale impossibilità di pubblicare alcunché, forse solo le previsioni del tempo, a meno che anche queste non siano tale da turbare la serena valutazione della corte..

Proprio su questo punto si è concentrata la argomentata e documentata memoria difensiva presentata dall’avvocato Donzelli, del foro di Perugia.

Per fortuna, in questo caso, la reazione immediata dell’Ordine e del sindacato regionale, assistiti dalle rappresentanze nazionali, ha impedito che il silenzio calasse sulla vicenda.

Ed ora il Tribunale del riesame di Perugia ha deciso di annullare ” Oscuramento e Silenzio” e di consentire la pubblicazione. Per una volta hanno vinto il buon senso ed il diritto di cronaca, ma quello che è accaduto a Spoleto potrebbe ripetersi.

Per questo, appare essenziale modificare o abrogare la norma sul possibile “Turbamento” che potrebbe derivare ai giudici anche solo dalla pubblicazione di materiale non secretato, e per di più di assoluta ed evidente rilevanza sociale e pubblica, dal momento che le inchieste riguardavano e riguardano una banca e migliaia di azionisti coinvolti.

Un grazie, infine, a quanti hanno fatto sentire la loro voce contro questo ” Oscuramento”, anche perché tra ” Oscuramento ” ed ” Oscurantismo” i rapporti di parentela sono strettissimi!

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