Mica io volevo far l’alleanza con Grillo, son mica matto“. Sono le eloquenti parole pronunciate da Pierluigi Bersani, in occasione della festa dell’Unità a Cremona. L’ex segretario del Pd in una torrenziale intervista ha ripercorso le tappe successive alle ultime elezioni politiche, ammettendo che il calo di consensi del suo partito è stato dovuto in parte a una fuga degli elettori verso il Movimento 5 Stelle. “Abbiamo incrociato il picco del grillismo” – rivela Bersani – “e ci abbiamo perso 4 – 5 punti sul M5S. E 3 – 4 punti è di gente arrabbiata, soprattutto per il nostro sostegno al governo Monti nell’ultima fase; l’1 – 2 % è di gente vicina a noi, ma che ha voluto dare un segnale. Io incontro questa gente all’aeroporto e alla stazione ” – continua, rifilando una stoccata a Beppe Grillo – “e mi dice: ‘Guarda, ho fatto una stupidaggine a votare Grillo’. E io rispondo: ‘Non ho abbastanza carisma per perdonarti. Devi rivolgerti più su’. Questo pezzettino di voti sta tornando”. Il parlamentare Pd aggiunge: “Io non festeggio quando vedo Grillo in difficoltà. Anzi, penso: ‘Ecco, sta maturando. Lo prevedevo’. Ma anche il venir meno di Grillo è un’altra delusione per un pezzo di Italiani. E al M5S lo dico sempre: possiamo discutere di tutto, ma non di una questione. La democrazia. Non esiste la possibilità che ci siano movimenti o partiti dove comanda uno solo”. E spiega: “Se questi qui vanno al governo, poi all’Italia tocca ubbidire a uno solo e non va bene”. Bersani poi rievoca il suo incontro in streaming con Roberta Lombardi e Vito Crimi. “Io lo rivendico” – dichiara – “perché in quell’incontro ho fatto il film avanti e ho fatto vedere di che pasta son fatti quelli del M5S. Son capace anch’io di ribaltare un tavolo. Ho cercato di far vedere che sapevo che avevo davanti delle persone che avevano preso il 25% dei voti al primo colpo. Cioè gente che avuto un risultato mai registrato in nessuna democrazia mondiale”. E precisa: “Io ho mostrato umiltà, disponibilità, rispetto. Quello che è successo, secondo me, è stato utile a far maturare qualche riflessione in casa loro. E non ci sarebbe stata se in quell’occasione noi li avessimo presi a schiaffoni”

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