Prendere parte o creare eventi gastronomici, dividendo i posti a tavola con persone sconosciute con le quali instaurare nuove relazioni in una situazione nella quale il cibo diventa veicolo per una particolarissima esperienza social. È questa la possibilità offerta da Gnammo, piattaforma online che sta per celebrare un primo anno di attività coronato da un grande successo: «Si tratta di un portale che permette di organizzare o partecipare a un evento culinario – spiega Gian Luca Ranno, CEO e fondatore di Gnammo insieme a Cristiano Rigon e Walter Dabbicco – che può tenersi in luoghi affascinanti come parchi, atelier d’artista o case private in zone di pregio delle diverse città». Il funzionamento è molto semplice e prevede due possibili “ruoli”, con la necessità per entrambi di registrarsi gratuitamente sul sito di Gnammo o attraverso i social network (bastano nome, cognome ed e-mail).

Da una parte ci sono i cuochi (per ora privati o personal chef, anche se sono state avviate alcune sperimentazioni con i ristoranti), ai quali la piattaforma offre una serie di strumenti per descrivere l’evento che si vuole realizzare indicando il menù, inserendo foto della location e stabilendo quanti sono i posti disponibili e il prezzo per persona. Tutte informazioni che possono essere sfruttate dagli “gnammers”,che possono selezionare le diverse offerte filtrandole in base alla regione, alla città o al nome del cuoco e proporsi come partecipanti: a questo il punto il cuoco valuta, sulla scorta delle informazioni contenute nel profilo del potenziale ospite (sia quello creato su Gnammo sia quelli degli altri altri account di social network collegati), se accettarlo o meno; in caso di risposta positiva lo gnammer, una volta pagato il costo dell’evento, riceverà l’indirizzo al quale recarsi. «Il cibo è solo una parte dell’esperienza offerta da Gnammo, è quasi un pretesto. Il vero valore aggiunto è dato dalla possibilità di incontrare persone nuove e conoscere gli altri membri della community. Più di una volta nei nostri eventi sono nate importanti relazioni, personali o lavorative, tra individui che fino a poche ore prima neanche si conoscevano. Noi siamo un social network che vuole creare occasioni perché la gente “esca” dalla Rete e riprenda ad interagire nel mondo reale». Con in aggiunta la possibilità per i cuochi di guadagnare anche una piccola somma grazie al ricavato degli eventi.

Gnammo è online da febbraio 2012, anche se in realtà i primi eventi sono stati organizzati a partire da giugno dell’anno scorso. Tutto questo grazie a una felice collaborazione tra nord e sud Italia: «Cominciai a sviluppare l’idea iniziale del portale insieme al mio amico Cristiano all’inizio del 2011 – prosegue Ranno – poi, pochi mesi dopo, scoprimmo che un gruppo di Bari stava lavorando a un progetto simile e allora decidemmo di unire le forze». Un’intuizione premiata in 12 mesi da una pagina su Facebook con quasi 6.500 “like” e da 8.000 utenti, con più di 350 eventi organizzati in 17 diverse regioni italiane per un totale di oltre 2.000 posti a sedere. Una crescita che è diventata esponenziale soprattutto a partire dal gennaio 2013 grazie a una nuova versione del sito che viene continuamente arricchito: «Stiamo per inserire criteri di ricerca più specifici e le valutazioni date suoi cuochi e sugli ospiti in modo da poter creare dei “rating” che aiuti la gente a orientarsi e, dopo aver concluso un primo accordo con un’azienda del settore alimentare, creeremo delle vere e proprie brand page». Queste ultime saranno pagine di aziende che stringeranno una partnership con l’iniziativa mettendo a disposizione del materiale per la realizzazione degli eventi: ciò porterà a un costo minore per i cuochi e alla possibilità per queste realtà commerciali di avere un rapporto più diretto con la “base” dei consumatori, mettendosi in gioco e sottoponendosi alle loro valutazioni e impressioni successive alle singole serate, instaurando così con loro un dialogo nuovo e più reale. Migliorie che faranno da preludio ad altri progetti, come lo sbarco all’estero della piattaforma e a una sempre più assidua organizzazione di kermesse e rassegne tematiche per l’intera community, come i Digital Food Days, una serie di eventi a metà tra buona tavola e tecnologia, che Gnammo ha realizzato in tutta Italia nello scorso maggio.

di Paolo Scandale

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