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‘Garfagnana, rischio terremoto’. Allarme dopo nota della presidenza del Consiglio

Trentamila persone e 16 Comuni coinvolti. L'avviso è stato inviato ai sindaci dal capo della Protezione civile Gabrielli, poi la gente è stata avvisata sui social network e porta a porta
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Trentamila persone coinvolte, sedici paesi che di fatto, dopo l’allarme lanciato dalla presidenza del consiglio, sono evacuati,nonostante non ci sia stato un vero e proprio ordine di evacuazione. E la rete, tra Twitter e Facebook impazzita, spaventata. E’ il risultato dell’allarme che ha lanciato dalla presidenza del consiglio dei ministri su un terremoto che, dopo le scosse dei giorni scorsi, coinvolge la Garfagnana. Una scossa “prevista”. Governo compatto sulla linea della prudenza. E in più si leva anche la voce del prefetto Franco Gabrielli. L’avviso infatti è stato inviato ai Comuni proprio Gabrielli, capo della Protezione civile, con una nota del dipartimento della Presidenza del consiglio nella quale si cita una segnalazione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. E l’allarme si è diffuso tramite il passaparola, che in molti dei paesi interessati è stato casa per casa. Scene di vero e proprio panico, visto l’autorevolezza della fonte, che hanno portato la gente fuori dalle abitazioni, con temperature rigide e nessuna possibilità di essere assistiti.

Secondo quanto appreso da fonti di agenzia di stampa l’Ingv avrebbe analizzato la sequenza delle scosse delle ultime ore in Garfagnana ed in particolare la loro provenienza che, in base ad alcuni modelli, delinerebbe la possibilità di altre scosse nelle prossime ore con epicentro nella zona di Castelnuovo Garfagnana, lo stesso epicentro del sisma del 1985. L’Ingv lo ha segnalato al dipartimento della protezione civile che a sua volta lo ha girato alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna.

La provincia di Lucca ha quindi diffuso la nota ed avvisato i sindaci della zona. Nei comuni non ci sarebbe stato un ordine di evacuazione, ma un avviso alla popolazione con l’allestimento di alcuni punti di raccolta nella zona, in Garfagana e nella Media Valle del Serchio, affinchè chi lo voglia possa trascorrevi la notte. Questa la comunicazione, relativa alla relazione dell’Ingv, che il dipartimento della protezione civile ha inviato alla Regione Toscana e dell’Emilia Romagna: “Facendo seguito alle precedenti comunicazioni inerenti l’oggetto, si trasmette l’aggiornamento della sequenza delle ore 6.45 UTC di oggi. In merito, si rileva quanto riportato nell’allegato comunicato, ove si afferma che se resta confermata l’ipotesi che la sequenza sia generata da una struttura orientata NE-SW – dunque trasversale alla catena – nelle prossime ore potrebbero avvenire altre scosse a SW della scossa principale, in prossimità dell’abitato di Castelnuovo in Garfagnana e dell’epicentro del terremoto del 23 gennaio 1985 (M 4.2)”.

Al momento, si è affrettata a dire la prefettura di Lucca, “non sono segnalate criticità”. “In via precauzionale abbiamo attivato il piano operativo previsto in questi casi – spiega Nicola Boggi, responsabile della protezione civile della Media Valle del Serchio – abbiamo condiviso con i sindaci l’opportunità di farlo”. Il che significa allertare gli addetti ai lavori, dai vigili urbani ai volontari, ai carabinieri e alle forze dell’ordine nel loro complesso e avvisare la popolazione. “La comunicazione – spiega ancora Boggi – è stata fatta attraverso i social network o con avvisi sulle televisioni locali”, per invitare la popolazione dei comuni interessati ad andare nei punti di raccolta già stabiliti, in scuole o strutture sportive. Tra questi impianti a Gallicano, Piazza al Serchio, Castelnuovo, nei comuni di Coreglia Antelminelli e Barga.

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