Nel bel mezzo delle polemiche che hanno investito l’Ilva in queste ultime settimane, c’è chi decide di premiare il Gruppo Riva, conferendogli il titolo di “imprenditori dell’anno”. Ad assegnare il ‘prestigioso’ riconoscimento è un’associazione della Valcamonica, l’Assocamuna, l’associazione degli imprenditori della Vallecamonica, Sebino, Valcavallina e Val di Scalve, con sede a Cividate Camuno, in provincia di Brescia. La cerimonia di premiazione doveva avvenire la sera del 29 novembre all’Hotel Rizzi Acquacharme di Darfo Boario Terme: peccato che nessuno della famiglia possa presentarsi a ritirare il premio. Il patron Emilio Riva è agli arresti domiciliari, così come suo figlio Nicola. L’altro figlio, Fabio, è fuggito all’estero, forse a Miami.

La scelta dell’associazione di premiare una delle famiglia più discusse del mondo dell’imprenditoria italiana ed europea è quantomeno singolare. Proprio nei giorni in cui, in tutto il paese, Palazzo Chigi compreso, si parla dell’incerto futuro dell’Ilva e del suo poco limpido passato. Il cofondatore di Assocamuna, Luigi Buzzi – che opera, come i Riva, nel settore siderurgico – dice di non aver preso lui la decisione in prima persona, ma di condividerla. Nella vicenda Ilva, dichiara Buzzi al portale Bsnews.it, “sto decisamente con Riva e contro le azioni della magistratura, fuori tempo, dannose e persecutorie”.

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