La manovra “lacrime e sangue” del governo Monti è, nella realtà, il trionfo del Cavaliere che, a parte il ritorno dell’Ici, ha salvato gli interessi suoi e dei suoi elettori. Qualche sommesso suggerimento al governo, ovviamente bypassando il Pd, Partito desolante.

Buona la cura, morto il paziente

Monti dopo Berlusconi.
Non ci vuole la Bocconi
col fior fior di economisti
travestiti da statisti

per pompare dei quattrini
da ormai vuoti borsellini,
come i bocconiani han fatto.
Anche un tecnico d’accatto

dal cervello men che sveglio
fatto avrebbe molto meglio:
metter l’Ici ai fabbricati,
tartassare i pensionati

congelando le pensioni,
dar più tasse alle regioni,
aumentar benzina ed Iva
son traguardi ai quali arriva

anche l’ultimo pistola
di berlusconiana scuola,
un Sacconi od un Brunetta.
Monti dice: “C’era fretta

perché il treno deragliava
per lo spread che ci portava,
con la quotidiana botta,
a una pronta bancarotta
”.

Ora che Napolitano,
sempre più lesto di mano
per il bene del mercato,
il decreto ha già firmato,

tempo c’è per emendarlo.
Ecco, Monti, come farlo”.
Paghin l’Ici pure i preti
per gli hotel sempre completi,

i lussuosi ristoranti,
le pensioni straripanti
di devoti pellegrini.
Paghin, come noi meschini,

pur col Cristo in corridoio
od un inginocchiatoio
con un cero alla Madonna
posto dietro una colonna.

Paghin le nuove frequenze
le illustrissime Emittenze
della Rai e di Mediaset,
alla faccia dell’umét.

Non risulta dagli annali
che qualcuno le regali
e perciò si faccia un’asta.
Alle armi diciam basta!,

non abbiamo più gli imperi:
stop a cacciabombardieri,
sommergibili, fregate
e alle guerre camuffate.

Sian tassati i patrimoni
come in tutte le nazioni
più civili son tassati.
A iniziar dagli scudati:

l’uno e mezzo è una miseria,
sia l’aliquota più seria.
Sian stanati gli evasori
che nascondono tesori:

è la volontà che manca
di colpir chi la fa franca.
A chi insegna religione
dia la Chiesa il guiderdone

e non gravi sulle scuole:
se lo paghi chi lo vuole,
non c’è religion di Stato.
Se lo chiede il Concordato,

si ritratti con la Chiesa.
Ed infin l’ultima spesa
che va proprio risparmiata.
L’acqua viene assicurata,

per i Patti, al Vaticano
che però non caccia il grano
per i reflui da trattare.
E’ un servizio da pagare

depurar le sacre fogne:
chi si lava le vergogne
paghi per farsi il bidet.
Ricordiamolo al premier!

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