“Sei pronto?” chiede Mike a Andy, che sta per entrare negli studi parigini della Bbc, fingendosi un dirigente della Dow Chemical.

Così inizia The Yes Men fix the world, un film documentario che racconta la storia degli Yes Men.

Andy Bichlbaum e Mike Bonanno sono due cittadini statunitensi che, consapevoli dei danni del neoliberismo perseguito dai seguaci di Milton Friedman, decidono di “riparare il mondo”. E così si spacciano per dirigenti di grandi aziende e organizzano incontri, poco ortodossi, con banchieri, assicuratori, amministratori, con lo scopo di evidenziare le contraddizioni e le storture dell’economia mondiale, che ritiene, ad esempio, che un cittadino statunitense valga di più degli indiani danneggiati dal disastro di Bhopal.

La domanda posta da Mike al suo amico è in fondo la stessa che i due autori potrebbero porre agli spettatori, prima della visione del film.

Sì, perché la loro impresa, che potrebbe essere scambiata superficialmente per una gigantesca burla ai danni di questi tecnocrati, contiene il potere dirompente della vera informazione, che costringe a schierarsi, che non lascia più l’alibi del “non lo sapevo”.

Ne traspaiono risate amare, rabbia costruttiva e speranza commossa. Una leggerezza nel trattare le tematiche, e insieme una profonda conoscenza dei fenomeni, non possono che portare al desiderio, che concretizzo con questo post, di divulgare e condividere questo documento.

Novanta minuti ben spesi e che, chissà, potrebbero far germogliare un impegno più profondo: perché un altro mondo non è soltanto possibile, ma ormai necessario.

Ps. Un grazie a mio fratello Marco che mi ha suggerito questo documentario.

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