“Sottoporre i trader di Borsa al test anti-droga perché sono numerose le pubblicazioni che dimostrano il collegamento esistente fra crisi economica e consumo diì cocaina”. La proposta è del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi che chiede controlli a Piazza Affari anche in collaborazione con Borsa italiana.

“Dopo piloti, autisti, funzionari pubblici, chirurghi, poliziotti e carabinieri – dice ai microfoni di KlausCondicio – è assolutamente auspicabile che siano rapidamente effettuati controlli antidroga anche a Piazza Affari. Non possiamo non tener conto di denunce di luminari autorevoli come il professor Riccardo Gatti (direttore del Dipartimento delle dipendenze della Asl di Milano, ndr), del professor Ezio Benelli (direttore della Scuola di Psicoterapia “Erich Fromm” e fondatore del Polo psicodinamiche di Prato, ndr) e dell’intellettuale francese Jacques Attali (già consigliere di Mitterand e Sarkozy, ndr) sul forte consumo di cocaina fra i trader di borsa”.

Secondo Giovanardi “persone con grande responsabilità a cui vengono affidati i nostri soldi devono avere doti di equilibrio. Questo test è assolutamente accettabile. Dubito che un risparmiatore voglia affidare i suoi soldi a un trader drogato o alcolizzato – sottolinea -. Ci sono pubblicazioni che collegano il crack di New York all’abuso di droga. Allarmi seri da prendere in considerazione”. “Gli operatori di borsa dovrebbero essere controllati – afferma ancora -, faremo degli approfondimenti, magari in collaborazione con Borsa Italiana e anche con la Consob, con cui potremmo discutere su come effettuare i test antidroga. Non si possono ignorare i numerosi studi e l’allarme molto serio di numerosi studiosi di spessore internazionale. Intendiamoci, la droga non e’ la causa delle oscillazioni di Borsa, ma sicuramente una concausa, un allarme che va accolto”.

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