“Vi do subito una notizia: mi sono dimesso da inquilino”. Il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, sceglie l’ironia per allontanare pubblicamente l’ipotesi di sue dimissioni. E lo fa facendo riferimento proprio al caso giudiziario che coinvolge il suo ex collaboratore di fiducia Marco Milanese, di cui è stato ospite, o appunto inquilino, fino a poche settimane fa. L’occasione è la conferenza stampa per la presentazione del Fondo strategico italiano della Cdp, in una giornata scandita dalle reazioni all’appello lanciato ieri dalle parti sociali, che hanno chiesto discontinuità per un nuovo patto per la crescita.

Il ministro sul piano personale, dopo la battuta iniziale, rimanda ad un intervento sul Corriere della Sera, in replica al fondo con cui Sergio Romano gli ha chiesto chiarimenti. “Risponderò domani all’ambasciatore Romano”, replica ai giornalisti. Sull’altro piano, quello della dialettica fra governo, imprese, banche e sindacati, Tremonti definisce “molto importante” il documento presentato dalle parti economiche e sociali. Un documento, dice, che “va studiato e discusso”. Quindi invita a considerare “parte di questo discorso” proprio il Fondo strategico con cui Cdp potrà intervenire nel capitale delle società strategiche: “credo che questa iniziativa può essere inserita in questa visione”.

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