Le proteste durano da mesi, ma con l’approssimarsi del 16 settembre, data prevista per l’arrivo di Benedetto XVI in Gran Bretagna, i sudditi di Elisabetta si scaldano, soprattutto dopo l’annuncio della presenza del principe Filippo ad accogliere il papa all’aeroporto.

Certo, per Ratzinger non è una visita facile. Gli inglesi, poco propensi a scialacquare in tempi di crisi, hanno aspramente criticato la spesa affrontata dal governo per la visita del pontefice. Solo per la sicurezza di Ratzinger durante la veglia di preghiera in Hyde Park, in programma per il 18 settembre, sono stati spesi 1.8 milioni di sterline, 2.2 milioni di euro. Complessivamente, i quattro giorni di visita papale alleggeriranno le tasche della Gran Bretagna di oltre 14 milioni di euro. Alan Palmer, presidente del Central London Humanists, aggiunge: “I cittadini si chiedono se nella situazione economica attuale si debba spendere milioni di sterline per fornire un palcoscenico ad un leader religioso che ha già criticato la nostra legislazione e condannato il modo in cui organizziamo la nostra società”.

Secondo un sondaggio commissionato dal Tablet, il giornale cattolico inglese, alla Ipsos Mori, la società di ricerca britannica leader in questo settore, il 79% dei britannici non nutre alcun interesse per la visita del pontefice, e il 77% ritiene che la visita di Ratzinger non avrebbe dovuto essere a carico dei contribuenti. E mentre un portavoce della Chiesa cattolica inglese ha affermato che l’interesse si risveglierà all’arrivo del papa, è certo che, fin dall’annuncio ufficiale della visita in Gran Bretagna, molti si sono mobilitati e non nel modo sperato.

Una lunga serie di manifestazioni e contestazioni attende Ratzinger. Il gruppo ‘Protest the Pope’, sostenuto da laici e da attivisti per la parità dei diritti per gli omosessuali, ha proposto di bloccare il convoglio del Papa lungo la strada che porta al St. Mary University College di Twickenham, dove è previsto un incontro del pontefice con 3500 ragazzi. Una manifestazione è in programma nel centro di Londra durante la veglia di Hyde Park. Altre contestazioni si attendono per le vicende legate agli abusi sessuali su minori commessi dai religiosi.

Anche sul fronte cattolico non mancheranno i contestatori. Le attiviste del Catholic Women’s Ordination, che chiedono l’accesso al sacerdozio per le donne, hanno investito 15.000 sterline: su 15 autobus, per tutto il mese, al posto dei consueti cartelloni pubblicitari ci sarà la scritta “Papa Benedetto, ordina le donne subito!”. Ma non chiedono soltanto questo. Insieme al comitato Voci per la riforma cattolica, il Cwo esprime le proprie critiche sull’operato della chiesa in merito a diverse questioni, come la pedofilia, il ruolo delle donne nella chiesa, il celibato ecclesiastico, l’omosessualità.

Dalla visita di Giovanni Paolo II, nel 1981, sono diminuiti fortemente il numero dei battesimi e dei matrimoni cattolici. Uguale decrescita anche nel numero dei sacerdoti e delle religiose, con una conseguente diminuzione delle chiese parrocchiali, oltre che delle scuole cattoliche.

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