Prendi un politico (un sindaco, un ministro, un presidente di circoscrizione…) e guardalo negli occhi, anche attraverso il filtro di un salotto televisivo.

Non ascoltare ciò che dice, non lasciarti influenzare da come va vestito, non ti distrarre nella sua gestualità. Semplicemente, guardalo lì dentro.

Ciò che non vedrai, quasi sicuramente, è il futuro. Alla stragrande maggioranza della nostra classe dirigente manca il futuro, diverso da quello che, apparentemente, ci aspetta. Il futuro è una palla di cannone accesa e noi lo stiamo quasi raggiungendo, ricordate De Gregori?

L’unica cosa che sa fare un deputato o un senatore della Repubblica, troppo spesso, è di reiterare il più a lungo possibile la propria posizione privilegiata.

Manca completamente il sogno, la fantasia, le emozioni, ciò che dà senso alla vita di tutti noi. E chi l’ha detto infatti che la politica dev’essere per forza “una cosa seria”?

Quando assisti inerme ad un siparietto televisivo in cui si contendono il microfono e l’inquadratura due o più segretari di partito quello che non troverai, non importa il canale, la trasmissione, i protagonisti, l’argomento, è il futuro…

In questi anni ho girato in lungo e in largo l’Italia ed ho incrociato migliaia di esperienze incredibili e virtuose che di futuro ne hanno da vendere.

Ho avuto la fortuna di conoscere persone fantastiche e normali, capaci di far politica con il cuore, di emozionarsi e immaginare, di costruire giorno per giorno il futuro che hanno dentro agli occhi.

In giro c’è un sacco di futuro, ma non lo troverai incrociando lo sguardo di un politico o entrando nella sede di un partito.

E’ arrivato il momento di capire una buona volta che da questa politica non ci dobbiamo aspettare niente. Lo dico anche ai tanti che fanno politica dentro alle istituzioni e dentro ai partiti a livello locale: persone oneste, intelligenti, con un bagaglio pieno di trasparenza, buon senso e, appunto, fantasia.

E’ arrivato il momento di mettere insieme le nostre intuizioni, i nostri progetti, i nostri sogni, per realizzare insieme il futuro che insieme stiamo già costruendo.

E’ arrivato il momento di spalancare porte e finestre e far entrare aria pulita, o meglio ancora portare fuori la poca aria ancora non viziata e lasciarsi contaminare dalla politica piena di futuro che c’è per la strada.

Il futuro di questo Paese è il futuro che stiamo immaginando insieme, che chiunque può leggere guardandoci negli occhi.

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