Ha suscitato polemiche la decisione dell’Unione italiana forense – un sindacato di avvocati – di invitare Clemente Mastella a presentare il suo ultimo (si spera) libro in un’aula del Tribunale di Napoli. L’avvocato Carmine Ippolito, per protesta, s’è dimesso dall’insigne consesso: “Mastella – ha ricordato Ippolito – è indagato con la moglie per fatti oggetto di processo in questo ufficio giudiziario. Ciò espone l’avvocatura che lo ospita al rischio di fare da cassa di risonanza a fatti che andrebbero discussi in aula”. Con tutta la stima che si può nutrire per l’avvocato Ippolito, non siamo d’accordo con lui.

Intanto il povero Statista di Ceppaloni rischia di diventare un profugo, perché ovunque presenti il suo libro rischia di essere fuori posto. Potrebbe presentarlo in un’aula del consiglio regionale, di cui è presidente di centrosinistra la sua signora Sandrina Lonardo, ma qualcuno potrebbe obiettare che lui è europarlamentare di centrodestra (famiglia bipartisan, i Mastella’s: Franza o Spagna, purchè se magna). Potrebbe presentarlo in una libreria o in un altro tempio della cultura, ma la compresenza fra Mastella e la cultura potrebbe suonare come un ossimoro. Potrebbe pure affittarsi una sala, ma purtroppo non se lo può più permettere: a parte l’irrisoria liquidazione di 307.328 euro appena incassata per risarcirlo della perdita del seggio alla Camera, il pover’uomo guadagnerà appena 7.666 euro al mese come europarlamentare, una cifra scandalosamente bassa che ha suscitato le sue giuste proteste (“Una diaria quotidiana di 295 euro! ‘Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano!”).

In attesa che qualcuno organizzi una colletta per aiutare il bisognoso, l’Uif ha così pensato di mettergli a disposizione un’aula del Tribunale, a poca distanza da quella dove si sta tenendo l’udienza preliminare a carico di Mastella e signora, imputati di alcune concussioni e di altri reati dinanzi al gup Sergio Marotta. Il quale ha appena denunciato al Csm la pressioni che gli avrebbe rivolto una collega amica dei Mastella’s perchè vengano trattati con i guanti.

In futuro, per razionalizzare il viavai dei coniugi imputati, si potrebbe procedere così: mettere a disposizione della famiglia Mastella un’unica aula del palazzo di giustizia. Il mattino per l’udienza preliminare, all’ora di pranzo per le eventuali pressioni sui giudici, nel pomeriggio per le presentazioni dei libri. Casa e bottega.

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