Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Questo dovrebbe essere il momento in cui l'Europa fa uno scatto in avanti verso un assetto più federale. Ma non sono ottimista. Donald Trump non ha un'idea dell'Europa come attore globale, non ne riconosce il ruolo e preferisce che sia debole e frammentata". Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd, durante un intervento nel corso della trasmissione "Specchio dei Tempi", in onda su RaiNews 24.
"Ma non vedo nel Parlamento Europeo la consapevolezza del rischio che corriamo. L'arrivo di Trump rafforzerà le posizioni di coloro che noi progressisti vogliamo contrastare, ovvero tutti coloro che intendono ritardare la transizione ecologica. Sarà interessante, inoltre, vedere le reazioni dei conservatori, anche italiani, dinanzi ai dazi annunciati da Trump nei riguardi di prodotti anche provenienti dal nostro Paese", ha aggiunto Ricci.
"Chi vuol contrastare tutto questo batta un colpo: credo che noi Socialisti & Democratici dovremmo stringere un coordinamento con Verdi e Liberali, perché il rischio che il Ppe strizzi l'occhio alle destre ora c'è. Ed è importante farlo proprio in questi giorni, in cui siamo impegnati nelle audizioni ai nuovi Commissari Europei", ha sottolineato Ricci.
"Il monito che se ne ricava è che non si vincono le elezioni contro. Credo che la candidatura di Kamala Harris sia stata pensata e percepita come utile a fermare Trump. Harris si presentava con un messaggio di continuità rispetto alle politiche di Joe Biden, politiche che avevano dato sviluppo e occupazione. Ma, a differenza di quanto avvenuto con la candidatura di Barack Obama, non si percepiva una proposta di cambiamento e speranza", ha spiegato Ricci.
"Quando i Dem americani non sanno mettere in campo un sogno e una visione, vince la destra. Questo dovrebbe essere un monito importante anche per noi democratici in Italia: dovremo essere in grado mettere in campo una speranza e una visione per gli italiani, perché non vinceremo solo parlando male di Giorgia Meloni", ha concluso Ricci.