l’intervista - Luigi Di Maio

Di Maio: “Incentivi a chi fa assunzioni. Voucher? Nel turismo forse”

Il vicepremier: “Oggi la Lega voterà la delibera sui vitalizi alla Camera, se non lo facesse sarebbe un suicidio politico”

12 Luglio 2018

“C’è una forte dialettica tra di noi, ma va bene, significa che non ci siamo incartapecoriti. E poi essendoci queste opposizioni…”. Il vicepremier nonché ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, professa ottimismo. Anche se i sondaggi parlano di forte calo del M5S e di una enorme crescita della Lega. “Meglio così, i sondaggi ci spingono a fare meglio. E comunque poi alle elezioni il Movimento prende sempre quattro o cinque punti in più di quanto stimato da loro”.

Sarà. Intanto però Matteo Salvini continua a dichiarare su tutto, ossia a fare il premier. Oscurando lei ma soprattutto Giuseppe Conte.

Non è un complesso che abbiamo. Ognuno fa il suo lavoro, e ci sono obiettivi da raggiungere. E stiamo lavorando bene.

Sull’immigrazione tra i ministri stanno volando stracci. Al punto che quello alla Difesa Trenta ha accusato Salvini di inseguire solo i titoli dei giornali.

Stiamo gestendo una situazione complessa, che coinvolge più ministeri, e che non può essere affrontata solo con delle comunicazioni. Una questione come quella della nave Von Thalassa che sta andando a Trapani implica tanti problemi. Ma alla fine troviamo sempre la soluzione migliore.

Salvini non voleva farli sbarcare in Italia, mentre il ministro ai Trasporti Toninelli si è imposto. Ma dal Viminale per ore non hanno neppure indicato il porto dove portarla. Non è grave?

Sono d’accordo sul fatto che se alcune persone aggrediscono chi le ha salvate, devono essere sottoposte a un atto coercitivo. Dopodiché se la nave batte bandiera italiana è complicato dirle che non può approdare in Italia, altrimenti ci ritroveremmo con un precedente pericoloso.

Più che complicato è proprio vietato dalle convenzioni internazionali.

Va stabilita una graduatoria operativa per i salvataggi in acque internazionali. Ovvero, se la Guardia costiera libica vuole intervenire nelle acque della sua Sar, bisogna lasciarla fare. Se invece ci chiede una mano, la aiutiamo con le nostro motovedette, ma favorendo comunque l’imbarco sulle navi libiche. Ma se proprio dobbiamo, allora interverrà la nostra Guardia costiera. Però deve diventare un fatto straordinario

La Libia non ha mezzi e l’organizzazione per intervenire.

Per questo stiamo fornendo loro le motovedette.

Sulla Vos Thalassa chi voleva intervenire? E c’era davvero il rischio di aggressione?

Dobbiamo ricostruire la dinamica. Ma alcuni migranti volevano aggredire l’equipaggio, questo ci risulta.

Dopo il ministro degli Esteri Moavero anche Conte ha parlato del rischio dell’arrivo di foreign fighters sulle navi dal Nordafrica. Ma in base a quali elementi?

Ci assumiamo la responsabilità di dirlo.

E vi assumete anche la responsabilità di fare la guerra alle Ong? Trenta dice che non vanno demonizzate.

Noi ce l’abbiamo solo con alcune nate in modo improvvisato, che operano nel Mediterraneo senza coordinarsi con la Guardia costiera e che hanno contatti con gli scafisti. E a quelle impediamo l’ingresso nei nostri porti. E abbiamo ragione, soprattutto ora che siamo al governo e sappiamo più cose.

Cosa nel dettaglio?

Se una nave batte bandiera olandese e poi si scopre che in Olanda non la conoscono, quello è una nave pirata, tanto che ora è sequestrata a Malta. O se un’altra imbarcazione insiste per andare in un porto italiano piuttosto che in Spagna è quasi un affronto al nostro governo.

Molte inchieste sulle Ong sono state archiviate.

Al di là delle inchieste, ricordo che un precedente governo ha varato un codice di condotta. Ma se interveniamo noi siamo i populisti cattivi.

Resta il fatto che non ci sono condanne. Come resta il fatto che Salvini domenica voleva fermare la nave di una missione europea, a guida italiana. E il ministro Trenta si è arrabbiato.

Se è una missione europea, possiamo dire che può sbarcare anche in un altro paese europeo?

Quando verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale il suo decreto dignità?

A ore.

Ci avete messo tanto. Forse perché lo ha annunciato prima di averlo perfezionato?

Ma no, è che ci sono tante pastoie burocratiche, bollini da mettere. Ma arriverà.

La Lega chiede già modifiche. Per esempio per il suo vice al Mise, Dario Galli, servono incentivi per chi assume anzichè sanzioni per chi non lo fa.

Mi sono confrontato con Galli. E nel decreto in Parlamento verranno inseriti incentivi per i contratti a tempo indeterminato. Sarà un’aggiunta, non una modifica.

Ci saranno cambiamenti?

Si può fare di più sulla sburocratizzazione.

Le aziende corrono a sottoscrivere contratti prima che con il dl entri in vigore il divieto di pubblicità per il gioco di azzardo.

Potenzieremo la norma transitoria. I contratti stipulati tra l’approvazione del decreto nel Cdm e la sua pubblicazione non saranno validi. Ma entro il 2019 cadranno tutti.

Sui voucher la Lega è nervosa.

Vanno ripristinati per specifiche mansioni e tempistiche. Quindi per i lavori domestici e per il settore agricolo. Per il turismo si vedrà.

Oggi dovrebbe essere il giorno del taglio ai vitalizi alla Camera. Sicuro che il Carroccio voterà la delibera?

Se non lo facesse sarebbe un suicidio politico. Ma non accadrà. E sarà bye bye vitalizi.

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