Europa anno zero: “Tramonto” avverte di un’altra terribile alba
Il regista László Nemes inscena la Budapest del 1913 e mette in metafora l’attuale premier Orbán: “Non siamo oggi troppo distanti dalla produzione di quel veleno che ci distrusse”
A Venezia prendere il polso al Concorso di Venezia 75, la conferma: siamo messi male in Europa. Non c’è più Hegel, tantomeno Aristotele sul piano drammaturgico, come rileva Paolo Baratta, non si scorgono ascese e ricadute, crisi e scioglimento nei titoli in lizza, solo una piatta che calma non è, anzi. “Neorealismo lagunare”, chiosa sardonico […]
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