Cari 5 stelle, ora siete l’alibi della politica

16 Febbraio 2018

Cari 5Stelle, se non ci foste bisognerebbe inventarvi. Avete finalmente portato aria nuova nella politica e nell’informazione italiana. Grazie alle proposte? Macché, con voi contano soprattutto gli errori! E di errori ne avete fatti e perseverate. Come l’ultimo, grave per chi ha fatto dell’onestà e della trasparenza la propria carta d’identità: la mancata restituzione di parte dello stipendio di alcuni vostri parlamentari e la candidatura di tre affiliati alla massoneria.

Vi tocca cacciarli, perché incarnano il tradimento dei principi con cui vi siete presentati agli italiani, ma non è facile essendo ormai in lista. Bisogna sperare che non siano eletti o, se lo saranno, facciano un passo indietro una volta entrati in Parlamento. Ma tra l’ok alle dimissioni (sempre che ci siano) della Camera di appartenenza e le sirene degli altri partiti, alla ricerca famelica di fuoriusciti, finiranno verosimilmente in qualche altro gruppo (tanto più che sono gratis). Insomma, avete fatto un bel casino e, nella migliore delle ipotesi, perderete subito dopo il voto qualche parlamentare.

Un errore di cui però dobbiamo dirvi grazie. Finalmente, grazie a voi, possiamo vedere una Politica con la P maiuscola, che parla di onestà, trasparenza, coerenza, e un’informazione con la schiena dritta, che titola “Candidato massone”, “Rimborsi farlocchi” e spiega nel dettaglio come si possa revocare entro 24 ore un bonifico bancario. Un’accuratezza che abbiamo visto poco, chessò, per l’inchiesta Consip o i processi di Berlusconi. Finalmente, grazie all’unico partito che si è tagliato gli stipendi – magari non tutti gli eletti, ma la maggior parte sì – versando oltre 23 milioni di euro al fondo per le piccole e medie imprese, e ha rinunciato a vitalizi e rimborsi elettorali, tutti gli altri partiti – che quei soldi li incassano tranquillamente – possono tirare un respiro di sollievo. Finalmente, con 76 “impresentabili” in lista (non per violazione di una regola interna al partito, ma del codice penale) e leader pregiudicati per frode fiscale e indagati per mafia, i rappresentanti della coalizione renzian-berlusconiana possono alzare il ditino e dire “Eh no, così non si fa” e il quotidiano di famiglia del suddetto pregiudicato titolare “Disonestà, disonestà, disonestà”. Finalmente, grazie a voi, hanno capito cosa significa? E finalmente, grazie a un partito che caccia un massone, gli altri – quelli dei leader piduisti, degli intrecci con la P3 (pure negli incontri di papà Boschi per Banca Etruria) o del Pd in cui bisogna “comunicare preventivamente a quali altre associazioni si sia iscritti” – possono sentenziare: “Da noi certe cose non succedono”. Nel senso che gli “assonnati” non vengono messi alla porta (anzi, ad avercene?).

Finalmente, grazie a voi, sentiamo Renzi citare Craxi in negativo (salvo poi “scusarsi con chi si è sentito offeso”: Di Maio o la figlia Stefania?) e definire il M5S “arca di Noè di truffatori e massoni. Querelatemi se dico il falso”, lasciando presagire una class action.

Insomma, cari 5Stelle, siete diventati il più potente alibi della politica e dell’informazione nostrane, le loro palline anti-stress. Attenti però a quelle degli italiani: a forza di errori, tendono a girare.

Un cordiale saluto.

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