Il mondo FQ

Separazione carriere, ok finale del Senato. Meloni: “Traguardo storico, ora parola ai cittadini”. Pd e M5s: “No ai pieni poteri”

Il ddl costituzionale ottiene l'ultimo via libera con 112 sì: Forza Italia lo dedica a Berlusconi. Conte: "Disegno per scardinare la Carta". Nordio: "Il referendum sarà tra marzo e aprile"
Separazione carriere, ok finale del Senato. Meloni: “Traguardo storico, ora parola ai cittadini”. Pd e M5s: “No ai pieni poteri”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Meloni: “Traguardo storico, ora parola ai cittadini”

“Oggi, con l’approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani. Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo. L’Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un’Italia più giusta è anche un’Italia più forte”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo il via libera alla riforma in Senato. 

  • 15:57

    Nasce il comitato per il sì: Caiazza presidente, c’è anche Di Pietro

    La Fondazione Luigi Einaudi ha costituito, con atto notarile, il Comitato “Sì Separa” per il sì al referendum sulla riforma della separazione delle carriere dei magistrati. Presidente è stato nominato l’avvocato Gian Domenico Caiazza, già presidente dell’Unione delle Camere penali. Del comitato fanno parte, tra gli altri, l’ex magistrato Antonio Di Pietro, i giornalisti Alessandro Barbano, Pierluigi Battista, Andrea Cangini, Flavia Fratello e Claudio Velardi, l’ex giudice costituzionale Nicolò Zanon, la politologa Sofia Ventura.

  • 15:49

    Schlein: “Faremo campagna referendaria con grande impegno”

    “Faremo una campagna referendaria con grande impegno, spiegando che questa non è una riforma della giustizia ma serve solo al governo per tenersi le mani libere. Spiegheremo ai cittadini una cosa molto chiara. Se pensi che i giudici debbano obbedire a chi governa allora puoi andare a confermare questa riforma. Se invece pensi che anche chi governa, come tutti, debba rispettare e obbedire alle leggi e alla Costituzione allora vota No. Perché sono principi che noi difenderemo per tutti e per tutte, anche per quando al governo ci saremo noi”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nella conferenza stampa organizzata dal partito dopo l’approvazione definitiva del ddl costituzionale sulla separazione delle carriere. 

  • 15:44
  • 15:43

    Referendum, maggioranza avvia raccolta firme al Senato

    I capigruppo di maggioranza del Senato, Lucio Malan (Fratelli d’Italia), Massimiliano Romeo (Lega), Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Michaela Biancofiore (Noi moderati) hanno avviato le procedure per la raccolta delle firme dei quaranta senatori (un quinto del totale) necessarie per la richiesta del referendum popolare sul disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere approvato oggi in Senato. Il testo sarà pubblicato nelle prossime ore sulla Gazzetta Ufficiale e scatteranno gli adempimenti previsti dalle norme.

  • 15:40

    Bonelli-Fratoianni (Avs): “Riforma è svolta autoritaria, ci mobiliteremo”

    “La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere non risponde a nessuno dei problemi che affliggono la giustizia in Italia. Non risolve il tema della lentezza del processo, non interviene sulla cronica carenza degli organici. Il suo unico obiettivo è quello di minare e indebolire l’indipendenza e l’autonomia della magistratura per sottoporla al controllo politico del governo”. Lo affermano in una nota Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra. “Da questo punto di vista”, proseguono, “la reazione del governo alla decisione della Corte dei Conti di dichiarare illegittima la delibera sul ponte sullo Stretto ne è una palese conferma. Di fronte a questa svolta autoritaria abbiamo il dovere di mobilitarci nella società e per questo raccoglieremo le firme tra i parlamentari, insieme alle altre forze dell’opposizione, per promuovere il referendum e cancellare con il voto popolare questa controriforma”. 

  • 15:33

    Schlein: “Con la riforma Meloni vuole le mani libere”

    “Ieri la presidente Meloni, con le gravissime affermazioni sulla Corte dei Conti, ha chiarito l’obiettivo della riforma: serve al governo per avere le mani libere e ritenersi al di sopra della Costituzione”. Lo ha detto in conferenza stampa la segretaria del Pd Elly Schlein, riferendosi agli attacchi della premier ai giudici contabili che hanno bocciato il progetto del ponte sullo stretto di Messina. “Facciamo un appello, perché si alzi la voce di tanti, perché non è normale che il governo parli ogni giorno per delegittimare un altro potere”, ha incalzato. 

  • 15:28

    Schlein: “Con la riforma il potere vuole scegliersi i giudici”

    “La riforma serve a chi ha il potere per scegliersi i propri giudici, serve a dire che la legge non è uguale per tutti”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nella conferenza stampa organizzata dal partito dopo l’approvazione del ddl costituzionale sulla separazione delle carriere, con i capigruppo di Camera e Senato Francesco Boccia e Chiara Braga. “Questa non è una riforma della giustizia perché non tocca nessuno dei nodi cruciali per migliorare la giustizia in Italia, per la stessa ammissione del ministro Nordio. Questa riforma non interverrà sulla lunghezza dei processi, né sul sovraffollamento carcerario. I cittadini che si aspettano la giustizia in tempi dignitosi non hanno nessuna risposta. E non è nemmeno una separazione delle carriere, che esiste già con la riforma Cartabia. Ci vengono a raccontare che vogliono cambiare la Costituzione per venti persone che passano da giudici a pm e viceversa? L’obiettivo è indebolire l’indipendenza della magistratura, con la divisione dei Csm, e far sì che sia assoggettata al potere”, ha aggiunto Schlein. 

  • 15:22

    Salvini: “Ora giustizia più efficiente”. Ma non è vero

    “Fuori la politica e le correnti dai tribunali, separazione delle carriere e una giustizia finalmente più veloce ed efficiente. Promessa mantenuta! Ora prepariamoci a vincere il referendum confermativo”. Lo scrive su X il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini, dopo l’ok finale in Parlamento alla riforma. Il disegno di legge in realtà non influisce in nessun modo sull’efficienza né sulla velocità della giustizia, come ha riconosciuto lo stesso ministro Carlo Nordio

  • 15:15

    Nordio: “Il referendum sarà tra marzo e aprile”

    “Per il referendum ci sono degli step disciplinati dalla legge, noi lo chiederemo subito come maggioranza proprio perché sappiamo che è una materia delicata che va sottoposta al giudizio popolare, al quale noi ovviamente ubbidiremo. Questo dimostra che non è né un attentato alla Costituzione né tantomeno un attentato dalla democrazia. Credo che tra marzo e aprile arriveremo al referendum”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio a SkyTg24.