Il mondo FQ

Ucraina, Zelensky a colloquio per 5 ore con Usa e Merz a Berlino: lunedì secondo round. Donbass e garanzie di sicurezza: su cosa si tratta

Faccia a faccia con Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner, terminato in serata. Lunedì arrivano Rutte, von der Leyen e gli altri leader europei (Meloni compresa)
Ucraina, Zelensky a colloquio per 5 ore con Usa e Merz a Berlino: lunedì secondo round. Donbass e garanzie di sicurezza: su cosa si tratta
Icona dei commenti Commenti
  • 14:46

    Zelensky vuole convincere gli Usa sul “congelamento della linea del fronte”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di voler convincere gli americani a Berlino a sostenere un congelamento della linea del fronte in Ucraina. Per Zelensky, un’opzione di cessate il fuoco equa e realistica in Ucraina potrebbe essere il principio del “restiamo dove siamo“, cioè le parti mantengono le loro posizioni attuali e che tutte le questioni vengano risolte per via diplomatica. “In risposta al nostro segnale di ‘restare dove siamo’, i russi stanno rispondendo che l’Ucraina deve ritirarsi dal Donbass, altrimenti lo occuperanno comunque”, ha detto Zelensky. Per il leader ucraino se le truppe ucraine devono ritirarsi, allora anche i russi dovrebbero fare lo stesso. “Se le truppe ucraine si ritirano di 5-10 chilometri, perché le truppe russe non dovrebbero ritirarsi della stessa distanza nei territori occupati? Pertanto, questa è una domanda senza risposta, ma è molto delicata e altamente controversa”, ha sottolineato Zelensky.

  • 14:44

    Zelensky: “Pronto per il dialogo”

    “Oggi abbiamo la giornata ucraino-americana a Berlino. Naturalmente, incontrerò separatamente il cancelliere Merz e, probabilmente, in serata incontrerò ancora alcuni dei nostri leader europei”. Lo ha affermato il presidente ucraino parlando ai media Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta Rbc. Al momento, l’Ucraina non ha ricevuto alcuna reazione ufficiale dagli Stati Uniti d’America in merito alle ultime proposte relative al piano di pace. Secondo Zelensky, alcuni segnali arrivano attraverso il team di negoziazione. “Non ho ancora ricevuto la reazione degli Stati Uniti d’America. Ho sentito diversi messaggi attraverso il mio team di negoziazione. Ma ricevo tutti i segnali e sarò pronto per il dialogo che inizierà oggi”, ha spiegato, osservando che oggi inizia una giornata diplomatica molto intensa a Berlino.

  • 14:40

    Witkoff e Kushner arrivati a Berlino in mattinata

    I primi aerei con a bordo ospiti di Stato e delegazioni negoziali per il vertice sull’Ucraina a Berlino sono atterrati questa mattina. Secondo quanto riporta Bild, alle 8:22, un aereo privato statunitense (Bombardier Global 700) è atterrato all’aeroporto BER di Berlino. L’aereo proveniva da Fort Lauderdale, in Florida, a soli 60 chilometri dalla residenza privata del presidente degli Stati Uniti a Mar-a-Lago. A bordo: il negoziatore statunitense Steve Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner. Entrambi sono stati scortati in centro città attraverso l’autostrada urbana di Berlino: l’accesso a Berlino dalla direzione dell’aeroporto (sud-est) era bloccato: un lungo convoglio di limousine blindate e veicoli di supporto motorizzati si è diretto a tutta velocità verso il centro città. Poco meno di un’ora dopo, alle 10:17, un altro aereo del governo statunitense, un Gulfstream (C-37A), è atterrato al terminal governativo, partito da una base aerea statunitense a Bruxelles. Da venerdì, l’intero centro di Berlino è stato trasformato in una zona di massima sicurezza: barricate, polizia federale e statale, videosorveglianza e radar, cecchini e intelligence delle comunicazioni. Secondo la Casa Bianca, Witkoff intende anche incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i capi di Stato europei. L’obiettivo: un possibile cessate il fuoco. Fonti del governo tedesco indicano che i consiglieri di politica estera, “compresi quelli degli Stati Uniti e dell’Ucraina”, terranno prima i colloqui iniziali. Il cancelliere Friedrich Merz aveva già dichiarato in precedenza che nel fine settimana si sarebbero tenute a Berlino le discussioni “definitive” sulle modalità per porre fine alla guerra. Un segnale chiaro: ora le cose si faranno concrete. Merz e Zelensky si incontreranno poi direttamente lunedì. Questa sera sono attesi a Berlino altri pesi massimi della politica: numerosi capi di Stato e di governo europei, oltre ai leader dell’Ue e della Nato.

  • 14:37

    Mosca: “Dubbi che europei e ucraini aiutino piano pace”

    La Russia non ha ancora preso visione delle proposte di pace elaborate dall’Ue e dall’Ucraina, ma dubita che possano dare un contributo costruttivo al processo di pace, ha affermato il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, citato dalla Tass. “Penso che sia improbabile che ucraini ed europei diano un contributo costruttivo ai documenti”, ha dichiarato Ushakov al giornalista televisivo Pavel Zarubin. “Non le abbiamo ancora viste (le proposte, ndr)”, ha aggiunto Ushakov.

  • 14:36

    Ue: “Ritorsioni russe per gli asset? Possiamo compensare”

    Dopo le affermazioni da Mosca della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova su “azioni di ritorsione” a breve all’Ue per il congelamento degli asset russi in Europa, un portavoce della Commissione Ue rinvia a quanto detto venerdì dal commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis: “Nell’ambito dell’attuale regime sanzionatorio, i depositari centrali di titoli nell’Ue”, come Euroclear, “possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue”, ha affermato il commissario. “Possiamo aspettarci che la Russia continui ad avviare procedimenti legali di natura speculativa“. Dopo l’annuncio della causa avviata dalla Banca centrale di Mosca ad Euroclear alla camera arbitrale russa a Dombrovskis era stato chiesto proprio quali siano le salvaguardie su possibili ritorsioni: “Lasciatemi ricordare che, in generale, la nostra proposta è giuridicamente solida e pienamente conforme al diritto dell’Unione europea e al diritto internazionale pubblico – ha affermato il commissario -. Gli asset non sono confiscati e il principio dell’immunità sovrana è rispettato. Vorrei inoltre ricordare che gli asset della banca centrale russa detenuti nell’Ue, compresi quelli presso i depositari centrali come Euroclear, sono immobilizzati in linea con il regime di sanzioni dell’Unione europea applicato dagli Stati membri dall’inizio della guerra di aggressione illegale della Russia. Anche questo è conforme sia al diritto dell’Ue sia al diritto internazionale. Le istituzioni finanziarie dell’Ue che detengono tali asset immobilizzati sono pienamente protette da procedimenti legali. In particolare, nell’ambito dell’attuale regime sanzionatorio, i Csd dell’Ue, i Depositari centrali di titoli, possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue”.

  • 14:33

    I “sì” e i “ma” di Zelensky che oggi vede Witkoff

    “Sì, ma”. Il Wall Street Journal riassume così l’approccio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispetto al piano elaborato per la pace in Ucraina dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’approccio adottato è quello di tentare di riscriverlo – invece di respingere il piano che arriva da Washington –  anche per non perdere credibilità agli occhi del suo popolo. Zelensky si è ad esempio detto pronto a indire elezioni, ma avrebbe bisogno di un cessate il fuoco. Sostiene che la Russia può mantenere un ruolo nella più grande centrale nucleare d’Europa, quella di Zaporizhzhia, ma che Ucraina e Stati Uniti dovrebbero mantenerne il controllo. Inoltre le dimensioni dell’esercito ucraino possono essere limitate, ammette, ma alle dimensioni attuali. Oggi il presidente ucraino potrà esporre personalmente le sue ragioni a Washington, nell’incontro a Berlino con l’inviato statunitense Steve Witkoff