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Israele accusa l’Onu: “Unifil ha abbattuto un nostro drone”. Finisce lo stato d’emergenza in vigore dal 7 ottobre

L’esercito israeliano ha accusato le forze di pace delle Nazioni Unite nel Libano meridionale di aver abbattuto un drone durante una missione di raccolta di informazioni. Non era mai successo prima. Raid Idf su Gaza: ci sono morti. Il ministro degli Esteri Sa'ar: "Non accetteremo truppe turche nella Striscia"
Israele accusa l’Onu: “Unifil ha abbattuto un nostro drone”. Finisce lo stato d’emergenza in vigore dal 7 ottobre
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Idf accusa la missione Onu in Libano: “Hanno abbattuto un nostro drone”

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno accusato l’Unifil di aver abbattuto un loro drone ieri nel sud del Libano, nella zona di Kfar Kila, dove le truppe israeliane stavano eseguendo una missione di ricognizione. “Un’indagine preliminare ha rivelato che l’Unifil ha sparato deliberatamente contro il drone, nonostante non rappresentasse alcuna minaccia”, si legge in una nota delle Idf. “Le forze delle Idf hanno lanciato una granata a mano nella zona in cui è stato abbattuto il drone”, prosegue la nota, sostenendo che “non sono stati sparati colpi contro le forze Unifil”. Ieri l’Unifil su ‘X’ aveva denunciato che le forze di difesa israeliane “con un carro armato hanno sparato contro i caschi blu” nel sud del Libano e che “fortunatamente l’attacco non ha causato né feriti né danni”. L’Unifil ha anche sottolineato che ”queste azioni delle Forze di difesa israeliane violano la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza e la sovranità del Libano e dimostrano disprezzo per la sicurezza delle forze di pace impegnate nell’esecuzione dei compiti affidati dal Consiglio di Sicurezza nel Libano meridionale”. Nel ricostruire quanto accaduto, l’Unifil ha anche detto che “un drone israeliano si è avvicinato a una pattuglia dell’Unifil in azione nei pressi di Kfar Kila e ha sganciato una granata contro le forze di peacekeeping”. Di conseguenza “le forze di peacekeeping hanno applicato le necessarie contromisure difensive per neutralizzare il drone”, si legge sul post.

  • 21:26

    L’Ue condanna attacco di Israele contro Unifil

    “L’Unione europea condanna l’attacco israeliano che il 26 ottobre 2025 ha nuovamente preso di mira un distaccamento dell’Unifil. Si tratta dell’ultimo di una serie di incidenti simili verificatisi nelle ultime settimane. L’Ue ricorda che la sicurezza e l’incolumità del personale e delle sedi delle Nazioni Unite devono essere garantite in conformità del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.” Lo dichiara un portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Ue. “L’Ue ribadisce che tutte le parti devono rispettare pienamente il cessate il fuoco del 26 novembre 2024 e invita Israele a ritirarsi dall’intero territorio libanese“. aggiunge il portavoce.

  • 21:24

    Consegnata alla Croce Rossa bara ostaggio

    La Croce Rossa ha ricevuto una bara contenente i resti di un ostaggio morto durante la cattività a Gaza. A renderlo noto è stato l’esercito israeliano. “Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, la bara di un ostaggio deceduto è stata presa sotto la sua custodia ed è in viaggio verso le truppe dell’Idf nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato l’esercito.

  • 21:23

    Hamas: “Falso che tratteniamo i corpi pur sapendo dove sono”

    Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha negato le notizie secondo cui il gruppo starebbe trattenendo i corpi di alcuni ostaggi pur conoscendone l’ubicazione. “Le affermazioni secondo cui Hamas conoscerebbe la posizione degli ostaggi sono false, soprattutto dopo l’aggressione nella Striscia che ha cambiato il volto del territorio”, afferma. La dichiarazione, ripresa dai media arabi, arriva in risposta alle notizie provenienti da Israele secondo cui Hamas sarebbe in grado di localizzare i resti di 10 dei 13 ostaggi ancora detenuti a Gaza, ma starebbe scegliendo di non restituirli, in violazione dell’accordo mediato dagli Stati Uniti.

  • 20:30

    La Croce Rossa verso il punto di consegna del corpo dell’ostaggio

    “La Croce Rossa si sta dirigendo verso il punto d’incontro nel nord di Gaza, dove la bara di un ostaggio deceduto verrà trasferita sotto la sua custodia”. Lo ha reso noto l’esercito israeliano su X, dopo che Hamas aveva annunciato la consegna del corpo del sedicesimo ostaggio ucciso per stasera. Prima di rendere nota l’identità, l’Idf avverte che sarà prima fornita alle famiglie. “Hamas è tenuta a rispettare l’accordo e ad adottare le misure necessarie per restituire tutti gli ostaggi deceduti”, insiste l’esercito.

  • 18:23

    Hamas conferma: “Restituiremo la salma del 16° ostaggio”

    Hamas ha annunciato che restituirà stasera a Israele il corpo senza vita del 16ismo ostaggio ucciso. In tutto erano 28 le salme che Hamas doveva consegnare in base all’accordo per il cessate il fuoco.

  • 18:07

    Media: “Knesset discuterà la pena di morte per terroristi”

    La prossima settimana la Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, il parlamento israeliano, dovrebbe discutere un disegno di legge che punisce il terrorismo con la morte. Lo riferisce Haaretz.

  • 17:59

    Media: “Israele si prepara a possibile consegna della salma di un altro ostaggio”

    Israele si sta preparando alla possibilità che Hamas restituisca la salma di un ostaggio questa sera. A riferirne è il Times of Israel precisando che non sono giunti al momento annunci da parte di Hamas. Una fonte delle Brigate al-Qassam, ha annunciato – come riporta Al Jazeera – che il corpo di un ostaggio è stato rinvenuto nel quartiere di Tuffah, nella città di Gaza, durante le ricerche condotte oggi. Secondo la stessa fonte citata dall’emittente si sta attualmente concordando data e modalità di consegna alla Croce Rossa

  • 17:19

    Francia condanna l’attacco israeliano contro l’Unifil

    La Francia condanna “il fuoco israeliano contro un distaccamento dell’Unifil” in Libano, ieri 26 ottobre: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia. “Questi incidenti – si prosegue nella nota – seguono quelli osservati l’1, 2 e 11 ottobre, quando l’esercito israeliano già prese di mira posizioni Unifil”. La Francia ricorda che “la protezione dei Caschi blu, la sicurezza del personale, dei beni e delle strutture delle Nazioni Unite vanno garantite, in conformità con il diritto internazionale e la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’Unifil – avverte il Quai d’Orsay – deve poter pienamente attuare il suo mandato ed esercitare la propria libertà di movimento. In questo contesto difficile, omaggiamo il coraggio, la professionalità e l’impegno continuo del personale Unifil. La Francia ricorda che il rispetto del cessate il fuoco del 26 novembre 2024 si impone a tutte le parti senza eccezioni per garantire la sicurezza delle popolazioni civili sui due lati della linea blu e si appella ad Israele affinché si ritiri dalla totalità del territorio libanese“.

  • 16:52

    Fonti: “Ricostruzione Gaza può partire in aree controllate da Idf”

    La ricostruzione nelle zone della Striscia di Gaza che sono sotto il controllo delle Forze di difesa israeliane (Idf) può iniziare immediatamente, senza attendere la seconda fase del piano di cessate il fuoco promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha dichiarato un funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano al Times of Israel. “Il terreno è ormai libero e possiamo iniziare a costruire. Non c’è motivo di aspettare la fase due dalla nostra parte”, ha affermato il funzionario, spiegando che diversi investitori internazionali hanno già manifestato interesse a partecipare alla ricostruzione. “Se si tratta di persone favorevoli a Israele e che non rappresentano un rischio per la sicurezza, perché non accoglierle? Perché non lasciarle costruire?”, ha aggiunto la fonte.

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