Verso il Consumatore Attivo

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Verso il Consumatore Attivo

In questo quadro complesso non si modificano solo modelli di vendita e di gestione del mercato dell’energia ma cambia, soprattutto, il ruolo del CLIENTE, che da soggetto passivo su cui scaricare le inefficienze del sistema deve diventare soggetto co-protagonista nel definire e assicurare l’efficienza del modello.
Ogni cliente, quindi, che sia privato o azienda deve diventare un “consumatore attivo”, attore del processo e consapevole delle proprie necessità energetiche e delle opportunità per soddisfarle. Anche il cliente assume un ruolo centrale e deve essere al contempo produttore, gestore e consumatore.

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Ma un consumatore attivo come si coniuga con l’essere al contempo un consumatore tutelato in tutti i suoi diritti? La grande contraddizione che rischia di ingessare il percorso della transizione energetica si gioca proprio sul ruolo del cliente. Da un lato sappiamo che se il cliente non diviene parte attiva della catena del valore la transizione energetica non potrà compiersi, dall’altro c’è il timore che togliere la protezione della “Tutela” esponga il cliente, anche solo nel ruolo del consumatore, alle vessazioni del mercato.

Il dilemma si alimenta sulla convinzione che il cliente del mercato TUTELATO rimanga nel regime di tutela per una “paura/incapacità di scegliere” che determina un continuo procrastinare della decisione di provare a cambiare operatore. In realtà una chiave diversa di lettura è che il cliente del mercato TUTELATO ha fatto una scelta che è quella di rimanere con l’operatore storico nonostante le mille sollecitazioni a cui è sottoposto. Questa chiave di lettura modifica sostanzialmente le conclusioni. Se una scelta c’è, bisogna liberare il rapporto di fiducia tra cliente e operatore lasciando che sia il comportamento di quest’ultimo a determinarne il rinnovo di questo patto di fiducia.
Il fine ultimo della liberalizzazione consiste difatti nell’assicurare che il mercato elettrico venga animato da scelte pienamente libere e consapevoli da parte dei consumatori generando, in tal maniera, delle logiche di mercato che conducano ad una progressiva riduzione dei costi che si riversano, in ultima istanza, all’interno delle bollette. Tali modelli possono realmente concretizzarsi agendo su due fronti:

  1. da un lato occorre assicurare che si giunga alla piena liberalizzazione con un modello di mercato estremamente solido in cui i consumatori possano riporre la loro fiducia;
  2. dall’altro lato occorre che le modalità di transizione e i criteri adottati per garantire “un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato” siano tali da assicurare una scelta che sia effettivamente consapevole ad un costo ragionevole per il sistema nel suo complesso, nel rispetto dei principi di concorrenza e di pluralità di fornitori e offerte nel libero mercato. In questo modo, il consumatore attivo compirà la scelta di cambiare operatore liberamente, e la tutela deriva dalla sua libertà di poterlo lasciare se qualcosa, nella catena della fiducia con l’azienda scelta e nel servizio che essa offre, non dovesse più essere conforme alle sue singole esigenze.
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Quindi un cliente deve andare verso aziende che abbiano alla base del loro lavoro: solidità, innovazione, potenzialità di crescita, sostenibilità, eccellenza operativa, orientamento al cliente e concretezza dei risultati.

L’azienda energetica ideale deve offrire:

Competenza e vicinanza

Con un forte radicamento sul territorio e una profonda relazione sociale, nel segno del benessere comune.

Chiarezza ed empatia

L’impegno quotidiano dell’azienda deve essere quello di offrire servizi e contenuti che rispondano in modo semplice ed efficiente alle specifiche esigenze di ogni cliente.

Innovazione

Acea Energia crede nel continuo sviluppo di soluzioni digitali che consentano al cliente di gestire completamente online la propria fornitura.

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