Impatto ECONOMICO

In modo semplice si potrebbe riassumere con minori consumi e conseguenti minori ricavi, ma quali sono i fenomeni diretti che lo hanno causato?

Riduzione del fatturato

La riduzione dei consumi determinato dal lockdown ha significativamente ridotto il fatturato e, a parità di costi fissi di gestione, il relativo margine per tutte le aziende del settore;

La cosidetta posizione “lunga”

I venditori hanno l’obbligo di acquistare l’energia necessaria per i propri clienti ad un determinato prezzo con ampio anticipo. Con il calo dei consumi i venditori si sono ritrovati con un “magazzino” di acquisto di energia non rivendibile ai clienti per cui era stata prenotata, e che è stata quindi venduta nel mercato SPOT, a breve, il cui prezzo di acquisto, essendoci un eccesso di offerta è significativamente basso. Per darvi un riferimento il PUN, ovvero il prezzo di acquisto a breve dell’energia nei mesi di gennaio e febbraio era a 50 euro ed è sceso al di sotto dei 30 euro durante il periodo del lockdown. Sull’energia eccedente il differenziale di prezzo tra acquisto e rivendita sul mercato SPOT rappresenta per il venditore una perdita secca.

Impatto FINANZIARIO

Stiamo assistendo ad un aumento significativo dei tassi di morosità legato al lockdown questo sia per le difficoltà di cassa in cui versano clienti e aziende, sia per fenomeni speculativi legati alla sospensione dei processi di gestione del credito imposti dalla autorità durante il periodo del lockdown. Questo aspetto finanziario impatta significativamente sulla posizione finanziaria netta delle società di vendita e si sta già trasformando in termini di accantonamento rischio crediti in impatto economico al trasformarsi dei tassi di morosità in tasso di insolvenza dei clienti.

Impatto COMMERCIALE

Il mercato dell’energia è molto sviluppato sui canali distributivi PUSH, in particolare il mondo agenzie o il classico canale. Porta a Porta, che in questo contesto soffrono il nuovo modello sociale che il Covid impone. In generale, in particolare durante il periodo del lockdown ma con effetti che sono presenti anche oggi, la propensione all’acquisto dell’energia è calato probabilmente in ragione del fatto che a fronte di un significativo cambiamento delle abitudini il cliente ha ridefinito le proprie priorità sugli acquisti. Infine c’è da considerare un ulteriore impatto della pandemia ovvero sui modelli di gestione d’impresa.

Impatto GESTIONALE

L’emergenza COVID ha costretto gli operatori elettrici al pari di tutte le altre aziende a ridisegnare i loro modelli di gestione dell’organizzazione e di relazione con i dipendenti. Un esercizio comune in tutte le aziende che trova però in ogni azienda le sue pecularità in ragione del modello di business, dell’organizzazione e della cultura aziendale. In una azienda di servizio come quelle energetiche, caratterizzate da una attività di gestione del cliente estremamente rilevante, con punti di contatto diversificati e con interazioni elevate, la gestione del COVID è stato uno stress test particolarmente significativo dove è emerso chiaramente che elementi come il senso di appartenenza, la cultura aziendale , un approccio customer centric, nonché una forte predisposizione all’innovazione e alla digital trasformation hanno determinato capacità di risposta differenti e distintive.