Anp: “Siamo pronti a gestire il valico di Rafah”
L’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) ha dichiarato di essere pronta a gestire il valico di Rafah, luogo di transito chiave tra Egitto e la Striscia di Gaza per gli aiuti. Lo ha dichiarato Mohammad Shtayyeh, inviato speciale del presidente dell’Anp Mahmoud Abbas. “Ora siamo pronti a intervenire nuovamente e abbiamo notificato a tutte le parti interessate che siamo pronti a gestire il valico di Rafah”, ha aggiunto.
Ynet: “Il valico di Rafah non riaprirà oggi”
“Il valico di Rafah non aprirà oggi”, probabilmente neanche domani, e “non si sa quando verrà aperto”. Lo ha dichiarato una fonte della sicurezza israeliana, secondo quanto riporta Ynet. Secondo la fonte, una riapertura “non sarebbe neanche possibile da un punto di vista logistico”, perché bisogna “recarsi sul posto per effettuare dei controlli e inviare una squadra di ricognizione, il che richiede tempo. Si può ipotizzare che anche domani decideranno di mantenere chiuso il valico di Rafah”. Secondo la stessa fonte, 600 camion di aiuti umanitari stanno entrando invece attraverso Kerem Shalom, in conformità con l’accordo. La versione di questa fonte confligge con l’informazione riportata stamattina dall’emittente israeliana Kan, secondo cui il governo israeliano aveva deciso di annullare le sanzioni su Gaza previste per oggi, che includevano la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah fra la Striscia e l’Egitto, in conseguenza della restituzione da parte di Hamas di altri 4 corpi di ostaggi deceduti.
Hamas: “Israele viola l’accordo, ha sparato a Gaza City e Rafah”
Il portavoce di Hamas Hazem Kassem, ha riferito su Telegram che il gruppo militante sta lavorando per restituire i corpi degli ostaggi, come concordato nell’accordo di cessate il fuoco, e ha accusato Israele di aver violato l’accordo con le sparatorie avvenute ieri, nella parte orientale di Gaza City e nella città meridionale di Rafah, in cui sono morti alcuni palestinesi.
Israele: “Uno dei corpi restituiti non è di un ostaggio”
Uno dei corpi restituito ieri da Hamas non appartiene a nessuno degli ostaggi, ma a un palestinese di Gaza. Lo ha dichiarato un funzionario della sicurezza ai media ebraici, come riporta il Times of Israel. Gli altri tre corpi restituiti sono stati identificati come Tamir Nimrodi, Eitan Levy e Uriel Baruch.
Tv israeliana: “Israele riaprirà i valico di Rafah per far passare gli aiuti”
Israele autorizzerà la riapertura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza oggi per consentire il transito degli aiuti umanitari, riporta l’emittente pubblica israeliana Kan. Con questa riapertura, “600 camion di aiuti umanitari saranno consegnati (oggi) alla Striscia di Gaza dalle Nazioni Unite, dalle organizzazioni internazionali autorizzate, dal settore privato e dai paesi donatori”, ha riportato l’emittente sul suo sito web senza citare le fonti.
Identificati i primi due corpi consegnati da Hamas
Sono stati identificati i primi due corpi dei quattro ostaggi che ieri sera sono stati consegnati da Hamas. Si tratta di Uriel Baruch, di 35 anni, rapito al festival musicale Supernova, e di Tamir Nimrodi, di 19 anni, un soldato preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. In entrambi i casi sono state le famiglie a confermare il riconoscimento delle salme.
Tv israeliana: “Il governo annulla le sanzioni previste per oggi”
Il governo israeliano ha deciso di annullare le sanzioni previste per oggi, che avrebbero dovuto includere la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto. Lo riferisce l’emittente pubblica Kan. Le misure erano state adottate dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi uccisi. La revoca delle sanzioni è stata presa dopo che Hamas ha restituito ieri sera i corpi di altri quattro ostaggi (il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a due giorni) e ha annunciato che oggi restituirà altre quattro salme.
Netanyahu: “Se Hamas non si disarma, si scatenerà l’inferno”
“Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l’inferno”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Cbs News. “Abbiamo concordato di dare una possibilità alla pace. Portiamo a termine la prima parte e ora diamo la possibilità di fare la seconda” ha poi aggiunto.
Media: “Oggi Hamas restituirà i corpi di 4 ostaggi”
Hamas ha informato i mediatori che oggi trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. E’ quanto riporta il Times of Israel citando come fonte “un diplomatico mediorientale”. Con questi nuovi trasferimenti, il numero dei corpi degli ostaggi restituiti da Hamas salirebbe a 12, mentre altri 16 rimarrebbero nella Striscia di Gaza. Hamas ha affermato di aver bisogno di tempo per raggiungere tutti i corpi, poiché alcuni di essi si trovano sotto le macerie degli edifici e dei tunnel bombardati dall’esercito israeliano, mentre altri si trovano in aree sotto il controllo delle Idf.