Netanyahu in volo per Washington
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la sua delegazione sono appena decollati per Washington dove incontrerà il presidente Trump alle ore 11.00 ora locale alla Casa Bianca. Lo comunica l’ufficio del premier da Gerusalemme. Al termine dell’incontro, Trump e Netanyahu rilasceranno dichiarazioni alla stampa, alle ore 13.10 ora locale (le 19.10 in Italia).
“Almeno 33 palestinesi uccisi dall’alba”
Mentre si attende l’incontro tra Trump e Netanyahu, la guerra nella Striscia prosegue. Almeno 33 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dall’alba: lo riferiscono ad Al Jazeera fonti negli ospedali della Striscia. Almeno 24 delle vittime sono state uccise a Gaza City, dove l’esercito israeliano afferma di voler intensificare la sua offensiva.
Casa Bianca: “Siamo molto vicini a un accordo”
“Siamo molto vicini a un accordo, e il presidente Trump si aspetta che entrambe le parti accettino”. Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, intervistata da Fox News a poche ore dall’incontro tra Donald Trump e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Trump discuterà della questione con il Qatar”, ha aggiunto. La funzionaria ha sottolineato che il presidente Usa discuteranno il piano di pace in 21 punti con il premier israeliano.
Smotrich: “Fine guerra solo con smantellamento Hamas”
Il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich ha annunciato di aver informato il primo ministro Benjamin Netanyahu delle “linee rosse” del suo partito in vista del prossimo incontro del premier con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante il quale i due dovrebbero discutere il piano in 21 punti del presidente per porre fine alla guerra di Gaza. Smotrich ha affermato che le linee rosse del suo partito, Sionismo religioso, “includono la fine della guerra solo con il completo e autentico smantellamento e la smilitarizzazione di Hamas e della Striscia di Gaza”. Smotrich inoltre chiede che non ci sia alcun ruolo per l’Autorità Nazionale Palestinese nel governo della Striscia, nemmeno indirettamente, affermando che un tale ruolo equivarrebbe al riconoscimento di uno Stato palestinese. Smotrich chiede inoltre che il Qatar non abbia alcun ruolo nella gestione postbellica di Gaza, definendo lo Stato del Golfo “ipocrita doppiogiochista che sponsorizza il terrorismo”.
Leader coloni “molto preoccupato” dopo incontro con Netanyahu
Yossi Dagan, uno dei leader dei coloni israeliani in Cisgiordania, ha affermato di di essere uscito da un incontro a New York con il primo ministro Benjamin Netanyahu “molto preoccupato“. Lo riporta Ynet. Dagan ha detto che l’incontro è stato “molto lungo e la sensazione che ne è derivata è che siamo molto preoccupati”. Dagan e altri leader dei coloni hanno incontrato Netanyahu prima dell’incontro del primo ministro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che dovrebbe spingere il leader israeliano ad accettare il suo piano di pace per Gaza. Dagan ha aggiunto che Netanyahu li ha ascoltati, ma ha rifiutato di impegnarsi a stabilire una tempistica per l’annessione della Cisgiordania da parte di Israele. “Questo governo potrebbe firmare la costituzione di uno Stato palestinese il prossimo 7 ottobre”, ha affermato.
Media: “Usa e Israele vicini all’accordo per finire guerra”
“Gli Stati Uniti e Israele sono molto vicini a raggiungere un accordo sul piano di Trump per porre fine alla guerra”. Lo ha dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca al termine dell’incontro tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’inviato speciale Usa Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner. È quanto riporta la testata israeliana N12, sostenendo che sarebbe risolta “la maggior parte delle questioni riguardanti la proposta di accordo sugli ostaggi“. L’alto funzionario della Casa Bianca ha osservato che, in ogni caso, affinché si raggiunga un accordo, è necessario anche il consenso di Hamas, che non è ancora arrivato ufficialmente. All’incontro, a cui ha partecipato anche il ministro per gli Affari Strategici di Israele Ron Dermer, è stato discusso il “piano in 21 punti” per porre fine alla guerra a Gaza e restituire gli ostaggi. Durante l’incontro, sono state delineate quasi tutte le complesse questioni per Israele, ha appreso N12. Questo in preparazione dell’incontro tra Netanyahu e Trump. Le nuove formulazioni proposte da Witkoff e Kushner sarebbero state accettate da Netanyahu e Dermer. Al centro due questioni centrali: il coinvolgimento dell’Autorità Nazionale Palestinese nelle questioni di Gaza e il disarmo di Hamas. Il disaccordo tra Stati Uniti e Israele sarebbe sul percorso e il ritmo con cui verranno condotte le azioni. Secondo la testata israeliana ci sarebbe preoccupazione che, nella battaglia per conquistare l’attenzione di Trump, i paesi arabi siano riusciti a influenzarlo e a oscurare la richiesta israeliana di stroncare Hamas. Si prevede che Netanyahu incontrerà i membri della sua coalizione, in particolare il ministro Bezalel Smotrich, che sta facendo pressioni sul premier. Netanyahu cercherà di calmare i suoi alleati. Non è certo che Netanyahu abbia attualmente tutte le risposte per loro, ma cercherà di dire loro di non preoccuparsi, perché la situazione è sotto controllo.
Netanyahu ha visto Witkoff: “Divario si riduce”
È stato “positivo” l’incontro che si è svolto nelle scorse ore tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’inviato speciale Usa Steve Witkoff e il genero di Donald Trump, Jared Kushner. Lo ha affermato una fonte citata dal Times of Israel secondo la quale rispetto al piano dell’Amministrazione Trump per mettere fine alla guerra “il divario si sta riducendo”.
Oggi l’incontro tra Trump e Netanyahu
C’è attesa per l’incontro alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L’amministrazione Usa rende noto che al termine i due terranno una conferenza stampa congiunta. L’incontro con i media è stato fissato alle 13.15 ora di Washington, le 19.15 in Italia.