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Gaza, Teresa Ribera primo membro della Commissione Ue a parlare di genocidio. Israele reagisce: “Portavoce di Hamas”

Media: "Almeno 31 palestinesi uccisi dall'alba nella Striscia". Il fratello di due ostaggi: "Hamas vuole la pace più del governo israeliano"
Gaza, Teresa Ribera primo membro della Commissione Ue a parlare di genocidio. Israele reagisce: “Portavoce di Hamas”
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In Evidenza

Ribera: “Il genocidio a Gaza evidenzia fallimento dell’Ue”

“Il genocidio a Gaza mette in luce il fallimento dell’Europa nell’agire e nel parlare con una sola voce, nonostante le proteste si diffondano nelle città europee e 14 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite abbiano chiesto un cessate il fuoco immediato”. Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea Teresa Ribera alla lezione inaugurale della Scuola di affari internazionali Science Po a Parigi. È il primo membro della Commissione a usare esplicitamente la parola ‘genocidio’. “Se non si tratta di genocidio, assomiglia molto alla definizione usata per esprimerne il significato”, aveva detto a inizio agosto.

  • 14:29

    Gaza, Hamas annuncia l’operazione “Bastone di Mosè”

    Dopo che il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha annunciato l’avvio della seconda fase dell’operazione militare “Carri di Gedeone”, Hamas ha reso nota la sua risposta strategica, battezzata “Bastone di Mosè“. Secondo fonti vicine all’organizzazione, la strategia combina pressione diplomatica, propaganda simbolica e tattiche di guerriglia sul terreno. Hamas punta su Qatar ed Egitto per fermare i piani di Israele su Gaza. Sul fronte della comunicazione, ha scelto un nome ispirato al Corano: il bastone di Mosè, strumento di miracoli e simbolo di ribaltamento dei rapporti di forza, contrapposto ai richiami biblici di Israele.

  • 13:25

    Al Jazeera: “84 palestinesi uccisi a Gaza in 24 ore”

    Almeno 84 palestinesi sono stati uccisi e 338 feriti nelle ultime 24 ore a seguito dei raid condotti dalle forze israeliane sulla Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dal Ministero della Salute locale, citato da Al Jazeera. Le autorità hanno precisato che “numerose vittime si trovano ancora sotto le macerie e per le strade”, poiché le squadre di soccorso e le ambulanze non riescono a raggiungerle.

    Il ministero ha inoltre riferito che 17 persone sono state uccise e 174 ferite mentre cercavano aiuti umanitari, portando a 2.356 il totale dei civili morti mentre tentavano di ottenere assistenza dall’inizio del conflitto, con almeno 17.244 feriti. Secondo l’ultimo bilancio diffuso dalle autorità sanitarie di Gaza, dal 7 ottobre 2023 il conflitto ha causato complessivamente 64.231 morti e 161.583 feriti nella Striscia.

  • 12:46

    Israele, alle 17 riunione di governo sulla Cisgiordania

    Benyamin Netanyahu terrà oggi alle 18 (le 17 in Italia) una “valutazione della situazione” in Cisgiordania per discutere sulla possibilità di applicare la sovranità israeliana su alcune parti della Cisgiordania. All’incontro ristretto prenderanno parte alcuni ministri e alcuni rappresentanti dell’establishment della sicurezza e militari. Un funzionario israeliano ha specificato ai media che non si tratta di una discussione su un’eventuale annessione e che la questione non è all’ordine del giorno . Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che parteciperà all’incontro, ha presentato ieri una proposta per l’annessione dell’82% della Cisgiordania.

  • 12:20

    Al Jazeera: “Almeno 370 palestinesi morti di fame dall’ottobre 2023”

    Almeno 370 palestinesi sono morti di fame nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, nell’ottobre 2023, tra cui 131 bambini. Lo afferma il ministero della Salute di Gaza, come riporta Al Jazeera. Il ministero ha aggiunto che almeno tre persone sono morte di malnutrizione nella Striscia nelle ultime 24 ore.

  • 11:59

    Esercito: “Almeno 200mila residenti resteranno a Gaza City”

    I funzionari militari israeliani stimano che circa 200.000 residenti di Gaza City (circa il 20% di quelli attualmente rimasti) rifiuteranno di lasciare la città e rimarranno nella zona di combattimento, anche se la loro vita fosse in pericolo.
    Martedì, il Capo di Stato Maggiore delle Idf, Eyal Zamir, ha annunciato l’inizio delle manovre di terra in città. Finora, circa 70.000 residenti sono fuggiti. Le Idf non sono ancora entrate nel centro città o nei suoi quartieri densamente popolati e hanno operato principalmente nella periferia.

  • 11:57

    Media: “Almeno 31 palestinesi uccisi dall’alba”

    Fonti mediche di Gaza hanno detto a Wafa che 31 civili, tra cui tre persone che cercavano aiuto a sud di Khan Yunis, sono stati uccisi dall’alba di oggi dai bombardamenti e dagli spari israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza. A Gaza 7 membri di una famiglia sono stati uccisi nella loro tenda nel campo profughi di Nuseirat. Tre civili sono stati uccisi nel bombardamento israeliano di una casa nel quartiere di Al-Sabra a Gaza City. Quattro palestinesi, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi e altri feriti quando un attacco aereo israeliano ha bombardato una tenda a sud-ovest di Gaza City.

  • 10:24

    Guardian: “Solo un detenuto su 4 di Gaza è un combattente”

    Solo un detenuto su quattro di Gaza è stato identificato come combattente dall’intelligence militare israeliana e i civili costituiscono la stragrande maggioranza dei palestinesi detenuti “senza accusa né processo in carceri abusive”. Lo scrive il Guardian, pubblicando un rapporto su dati classificati. Tra coloro che vengono incarcerati per lunghi periodi senza accusa né processo – si legge – “ci sono operatori sanitari, insegnanti, dipendenti pubblici, operatori dei media, scrittori, malati, disabili e bambini”.

    Tra i casi più eclatanti – scrive il Guardian nel rapporto realizzato con +972 Magazine e Local Call – c’è quello di una donna di 82 anni affetta da Alzheimer, condannata a sei settimane di carcere, e quello di una madre single separata dai suoi figli piccoli. Quando la donna è stata rilasciata dopo 53 giorni, “ha trovato i suoi bambini che mendicavano per strada”. E ancora: la base militare di Sde Teiman “a un certo punto ospitava così tanti palestinesi malati, disabili e anziani che avevano un loro hangar,” soprannominato “il recinto geriatrico”, ha raccontato un soldato che vi prestava servizio. Su circa 47mila presunti militanti affiliati ad Hamas o alle altre organizzazioni armate a maggio scorso solo 1.450 figuravano tra gli arrestati, pari a circa un quarto di tutti i palestinesi incarcerati da Israele dai massacri del 7 ottobre di due anni fa.

  • 10:16

    Al Jazeera: “28 morti negli attacchi israeliani dall’alba”

    È salito ad almeno 28 morti il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi. Lo riferisce Al Jazeera citando fonti ospedaliere, precisando che 16 delle vittime sono state registrate a Gaza City e che almeno 4 persone erano in cerca di aiuti umanitari.

  • 09:59

    Famiglie ostaggi. “Applicare la proposta Witkoff per la tregua”

    Israele e Hamas hanno entrambi espresso il desiderio di raggiungere un accordo per facilitare il ritorno di tutti gli ostaggi. Lo sostiene l’Hostages and Missing Families Forum, che ha invitato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’amministrazione statunitense e i mediatori a “convocare immediatamente i team negoziali e a farli sedere attorno ai tavoli delle trattative finché non si raggiunge un accordo”. In una sua dichiarazione, il Forum ha chiesto “l’attuazione della proposta di Witkoff come parte di un accordo globale che riporti a casa tutti i 48 ostaggi e ponga fine a questa guerra”.

  • 08:57

    Al Jazeera: “Almeno 20 palestinesi uccisi dall’alba nella Striscia”

    E’ di almeno 20 palestinesi uccisi dall’alba il bilancio dei raid israeliani sulla Striscia: lo riferiscono fonti mediche citate dal Al Jazeera. I residenti raccontano di “una notte infernale”, segnata da pesanti bombardamenti. In Cisgiordania intanto l’Idf ha compiuto raid in diverse località, compresa Nablus arrestando almeno 4 persone, afferma la palestinese Wafa.

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