Prestazione devastante
Sinner ha giocato una semifinale perfetta contro Djokovic: fatta eccezione per i primi tre game del terzo set, ha dominato il serbo sotto ogni aspetto del gioco. Ha vinto l’81% dei punti con la prima di servizio contro il miglior risponditore della storia, ha pareggiato il numero di ace (12 a testa), ha sbagliato di meno e giocato più vincenti (36 a 27). È stato micidiale in risposta: spaventosa la quantità di punti vinti da Sinner sulla seconda di Djokovic, 25 su 30.
Più in generale, Sinner ha dimostrato di avere un ritmo e una pesantezza dei colpi che per Djokovic sono diventati insostenibili. A ormai 38 anni il serbo ha perso un po’ di potenza nei suoi colpi e un po’ di velocità nei movimenti: riesce ancora a cavarsela contro tutti gli altri, non contro Sinner (e Alcaraz). Questa partita e in generale questo Wimbledon hanno dimostrato ancora una volta un concetto chiaro: Sinner è su un altro pianeta, abitato solamente da Alcaraz, l’unico che ad oggi riesce a sfidarlo e a batterlo. Domenica l’erba di Londra sarà il teatro della seconda finale Slam consecutiva tra i due nuovi dominatori del tennis. Per Sinner è la quarta finale Slam di fila, un dato mostruoso. Ci arriva grazie a un tennis semplicemente devastante: in tutto Wimbledon ha concesso due set a Dimitrov, in una partita condizionata dal problema al gomito. Quando è stato bene, ha sempre vinto in tre set.