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Trump: “Difficile chiedere a Israele di fermarsi. Europa? Non sarà d’aiuto”. Vertice di Ginevra: “Garantire che Teheran non abbia l’atomica”

Trump convoca il Consiglio per la sicurezza nazionale ma il premier israeliano sembra accelerare. In programma colloqui a Ginevra. Macron: "Offerta Ue di negoziato". La Repubblica islamica: "In una settimana colpiti 3 ospedali"
Trump: “Difficile chiedere a Israele di fermarsi. Europa? Non sarà d’aiuto”. Vertice di Ginevra: “Garantire che Teheran non abbia l’atomica”
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Netanyahu: “Fermeremo il nucleare iraniano con o senza gli Usa”

Fermeremo il nucleare dell’Iran con o senza Trump: così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in una intervista all’emittente israeliana del circuito Kan. “Il nostro principale obiettivo è fermare il programma nucleare, eliminare la minaccia, mentre il secondo obiettivo è fermare la capacità balistiche dell’Iran. Se Trump vuole partecipare o meno – afferma Netanyahu – è una sua decisione, lui farà ciò che è meglio per gli Stati Uniti. Io farò ciò che è meglio per Israele”. 

Momenti chiave

    • 17:10

      Un europeo arrestato per spionaggio in Iran

      Le forze di intelligence dei Guardiani della Rivoluzione hanno arrestato un cittadino europeo nel nord-ovest dell’Iran con l’accusa di spionaggio. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tasnim, secondo la quale la persona arrestata avrebbe scattato foto a luoghi sensibili.

    • 17:05

      Aiea: “Possiamo garantire ispezioni inconfutabili in Iran”

      Parlando al Consiglio di Sicurezza Onu sul conflitto tra Israele e Iran, il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi ha detto che l’agenzia nucleare delle Nazioni Unite “può garantire, attraverso un sistema di ispezioni inconfutabili, che in Iran non verranno sviluppate armi nucleari”. Le ispezioni, ha aggiunto, “possono costituire la base di un accordo di lunga durata che porti la pace ed eviti una crisi nucleare in Medio Oriente. Questa opportunità non dovrebbe essere persa, l’alternativa sarebbe un conflitto prolungato e una minaccia incombente di proliferazione nucleare che, pur provenendo dal Medio Oriente, eroderebbe di fatto il Trattato di non proliferazione”.

    • 16:55

      Aiea: “Gravi rischi se è stato colpita la centrale nucleare di Bushehr”

      Il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, parlando al Consiglio di Sicurezza Onu su Israele-Iran, ha spiegato che “la centrale nucleare di Bushehr è il sito in Iran dove le conseguenze di un attacco potrebbero essere più gravi. E’ una centrale nucleare in funzione e un attacco diretto potrebbe comportare un rilascio molto elevato di radioattività nell’ambiente”. “I paesi della regione mi hanno contattato direttamente per esprimere le loro preoccupazioni – ha aggiunto -Analogamente, un attacco che disattivasse le uniche due linee che forniscono energia elettrica alla centrale potrebbe causare la fusione del nucleo del reattore, con conseguente rilascio elevato di radioattività nell’ambiente”. Per Grossi “nel peggiore dei casi entrambi gli scenari richiederebbero azioni di protezione, come l’evacuazione e il rifugio della popolazione o la necessità di assumere iodio stabile, con una portata che si estenderebbe da poche a diverse centinaia di chilometri”.

    • 16:38

      Aiea: “Nessuna fuga radioattiva, ma il rischio esiste”

      Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha riferito che in Iran non è stata rilevata alcuna fuoriuscita di radiazioni, dopo i raid israeliani, ma che il “pericolo” esiste.

    • 16:37

      La Svizzera chiude temporaneamente l’ambasciata in Iran

      La Svizzera chiude “temporaneamente” la sua ambasciata a Teheran pur continuando a rappresentare gli interessi americani in Iran. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri elvetico, invocando “un ritorno urgente al dialogo in vista di una de-escalation”. In mancanza di relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e l’Iran, la Svizzera, attraverso la propria ambasciata a Teheran, rappresenta ufficialmente gli interessi americani nel Paese dal 1980.

    • 16:36

      Gran Bretagna ritira il personale diplomatico dall’Iran

      Il governo britannico ha disposto il ritiro temporaneo del suo residuo personale diplomatico dall’Iran. Lo ha reso noto il Foreign Office. Ufficialmente si tratta di una misura precauzionale, per tutelare la sicurezza e l’incolumità di funzionari e dipendenti sullo sfondo della guerra in atto con Israele.

    • 16:35

      Guterres (Onu): “Diamo una chance alla pace”

      “Sia il genocidio a Gaza che il conflitto tra Israele e Iran stanno purtroppo rapidamente raggiungendo un punto di non ritorno”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, chiedendo una tregua “prima che si verifichi una catastrofe”. In un discorso al forum giovanile dell’Organizzazione per la cooperazione islamica a Istanbul, il leader turco ha affermato che “le potenze che hanno influenza su Israele non dovrebbero cadere nel gioco di (Benjamin) Netanyahu e dovrebbero usare la loro influenza per stabilire un cessate il fuoco e la calma nella nostra regione”, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.

    • 16:34

      Erdogan: “Guerra Iran-Israele verso un punto di non ritorno”

      “Sia il genocidio a Gaza che il conflitto tra Israele e Iran stanno purtroppo rapidamente raggiungendo un punto di non ritorno”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, chiedendo una tregua “prima che si verifichi una catastrofe”. In un discorso al forum giovanile dell’Organizzazione per la cooperazione islamica a Istanbul, il leader turco ha affermato che “le potenze che hanno influenza su Israele non dovrebbero cadere nel gioco di (Benjamin) Netanyahu e dovrebbero usare la loro influenza per stabilire un cessate il fuoco e la calma nella nostra regione”, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.

    • 16:03

      Il ministro iraniano Araghchi: “Israele ha tradito lavoro diplomatico con Usa”

      L’attacco di Israele è un “tradimento” del processo diplomatico con gli Stati Uniti. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e capo negoziatore nucleare davanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. “Siamo stati attaccati nel bel mezzo di un processo diplomatico. Avremmo dovuto incontrare gli americani il 15 giugno per elaborare un accordo molto promettente”, ha dichiarato Araghchi, poco prima dell’incontro con i suoi omologhi francese, britannico e tedesco in un grande albergo della città svizzera.

      EPA/MARTIAL TREZZINI

    • 15:38

      Almeno 14 feriti ad Haifa, due sono gravi

      Sarebbero almeno 14 i feriti nella città israeliana di Haifa in seguito all’ultimo raid israeliano. Di questi due sarebbero gravi, due in condizioni moderate e altre dieci feriti in maniera leggera. Lo riporta Ynet.

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