Domani riunione in Piemonte per analizzare i danni
Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Difesa del suolo e Protezione civile Marco Gabusi hanno convocato per domani mattina una riunione con i presidenti di Provincia e associazioni degli enti locali Anci, Uncem, Upi, Anpci e Ali per un’analisi dei danni provocati dal maltempo che ha colpito il Piemonte. Lo comunica la Regione in una nota. “Continuiamo a monitorare la situazione del maltempo in Piemonte e gli episodi franosi. Ringraziamo il ministro Musumeci che ha assicurato la vicinanza del governo e il vicepremier Antonio Tajani che ha portato la situazione del Piemonte all’attenzione del Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio”, hanno dichiarato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi.
Lunghe code sulla A5 in Valle d’Aosta
A causa della chiusura del tratto autostradale tra Pont-Saint-Martin e Quincinetto (circa 17 chilometri) – provocata dal maltempo degli ultimi giorni – lunghe code si sono formate sulla A5 in bassa valle. Le auto procedono a passo d’uomo e sono necessarie 3-4 ore per uscire dalla Valle d’Aosta. Molti automobilisti sono addirittura scesi dall’auto e passeggiano sulla carreggiata. La polizia stradale sta tenendo sotto controllo la situazione. Si stima che le code saranno risolte definitivamente solo nella notte. Rallentamenti si registrano anche sulla statale 26 tra Donnas e Pont-Saint-Martin.
Ancora 75 sfollati in Piemonte
Sono ancora 75 gli sfollati a causa del maltempo in Piemonte. Lo comunica la Sala operativa della Protezione civile regionale precisando che le parti più critiche sono quella tra Cavagnolo, Monteu e Brusasco e quella di Almese, Rubiana e Villadora, entrambe in provincia di Torino. Ai Comuni che ne hanno fatto richiesta sono state fornite barriere, sacchetti di sabbia, macchine movimento terra e brandine per la popolazione evacuata. I 280 Centri operativi comunali sono in fase di chiusura. Ancora 35 sfollati a Villadossola, 40 tra Lauriano e Cavagnolo. La Sala operativa chiuderà stasera alle 24. Domani i volontari si dedicheranno ad attività di ripristino in bassa Valsusa e in Valcerrina. Fino a domani Arpa Piemonte ha disposto allerta gialla per valanghe sulle Alpi dalle Cozie alle Lepontine. Domani è atteso un nuovo primo peggioramento con precipitazioni moderate, anche a carattere di rovescio, sulle zone montane e pedemontane alpine; nel pomeriggio rovesci sparsi potranno arrivare anche in pianura. Quota neve a circa 1700-2000 metri.
Esonda il Ticino a Pagina: decine di persone evacuate
È esondato il Ticino, già sotto osservazione per i livelli di piena, a Pavia. Decine le persone a cui i vigili del fuoco stanno ora portando soccorso evacuandole con i gommoni in luoghi sicuri o consegnando beni di prima necessità: i vigili del fuoco sono al lavoro con i gommoni anche per aiutare le persone a recuperare effetti personali dalle abitazioni allagate. La zona maggiormente interessa dall’esondazione del Ticino è quella quartiere “Borgo Ticino” nei pressi di via Milazzo. Per le operazioni di soccorso è stata allestita l’Unità di Comando Locale presso il Piazzale Ferruccio Ghinaglia, punto di riferimento per il coordinamento tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Forze dell’Ordine e autorità locali. Sono una decina le famiglie assistite fino a questo momento.
In Toscana 873 persone isolate
Le forti piogge che si sono abbattute nella notte su parte della Toscana hanno causato gravi criticità nelle province di Lucca e Massa–Carrara, dove si contano in totale 873 persone isolate in diverse località montane e collinari: 823 nel territorio lucchese, 50 in quello apuano. Le situazioni più gravi si registrano a Camaiore (290 isolati), Stazzema (200 isolati tra Retignano, Cansoli, Farnocchia, Pomezzana) e Pietrasanta (150 tra Valdicastello, Metati Rossi, Cerro Grosso, Solaio e Vitoio). Altri isolamenti interessano anche Seravezza (Fabbiano e Uccelliera), Montignoso (Vietina e Cancelliere), Fivizzano (Equi Terme) e Massa (Ilci). Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha annunciato la firma dello stato di emergenza regionale, disponendo lo stanziamento delle prime risorse per interventi urgenti e il ripristino della viabilità compromessa.
Ponte crollato, procura di Vicenza apre inchiesta
La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta sul crollo del Ponte dei Nori avvenuto per il maltempo questa notte a Valdagno, provocando la morte di due persone – padre e figlio – che lo stavano attraversando in auto. Il reato per cui si procede, al momento, è quello di disastro colposo. L’area è stata posta sotto sequestro per rilievi e si attende in Procura l’informativa dei carabinieri, a seguito della quale potrebbe anche profilarsi il reato di omicidio plurimo colposo. Anche l’auto in cui viaggiavano le due vittime, trovate in acqua dai vigili del fuoco, sarà posta sotto sequestro, non appena le operazioni di recupero saranno completate.
Musumeci a Cirio: “Governo farà la sua parte”
“Già dagli inizi della prossima settimana, passata la perturbazione che interessa l’area ovest del Piemonte, i tecnici del nostro Dipartimento nazionale, in collaborazione con quelli della Regione, saranno all’opera per acquisire tutti gli elementi necessari alla definizione dell’istruttoria per la dichiarazione dello stato di emergenza. Si procederà con la massima celerità”. Lo ha assicurato stamane il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, nel corso di un colloquio avuto con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, per un aggiornamento sulle conseguenze dell’ondata di maltempo che ha investito negli ultimi giorni il Nord Italia, con frane, inondazioni, arterie stradali interrotte e, purtroppo, anche perdite di vite umane.
Allerta rossa nelle pianure di Parma e Piacenza per la piena del Po
L’allerta rossa nella pianura piacentina e parmense è stata confermata anche per domani, per il passaggio della piena del Po, prevista in serata e che viene monitorata minuto per minuto dall’Agenzia regionale di Protezione civile e dall’Agenzia interregionale per il fiume Po. Lo ha fatto sapere, con una nota, la Regione Emilia-Romagna. Il passaggio della piena del Po, dovuta alle forti piogge di questi giorni nell’Italia nord-occidentale, continua a essere quindi monitorato. A Bologna è aperto e attivo il Centro operativo regionale. L’inizio del passaggio del colmo di piena è previsto per la serata di oggi e durerà anche nelle prime ore della notte. L’allerta è invece arancione per la pianura reggiana del Po.
Allarme per risaie e vigneti nel Pavese
“La situazione è estremamente allarmante: siamo molto preoccupati sia per le risaie in Lomellina sia per i vigneti in Oltrepò”. Così Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia commenta le eccezionali precipitazioni che hanno colpito il territorio pavese negli ultimi giorni.
Soltanto ieri si sono registrati livelli di precipitazioni che normalmente si registrano in un mese intero. Le maggiori criticità si registrano in Lomellina, dove la piena del fiume Sesia ha provocato l’allagamento di numerose risaie già seminate nei comuni di Palestro e Candia. Disagi anche a Robbio, con campi appena lavorati e piantumati che ora sono completamente da rifare. “È ancora presto per avere una stima precisa dei danni – spiegano i tecnici di Coldiretti Pavia -. Bisogna aspettare che il fiume si ritiri e capire che situazione lasceranno le acque. Il rischio è che il lavoro fatto dagli agricoltori fino ad oggi venga seriamente compromesso, con gli imprenditori costretti a riseminare i campi danneggiati dalla piena con un ulteriore aggravio di costi”.