Ambasciatore russo in Gemania: “Consegna Taurus all’Ucraina sarebbe un passo grave”
“A mio avviso, si tratterebbe di un passo assolutamente grave e deplorevole sotto ogni punto di vista”. Lo ha l’ambasciatore russo a Berlino, Sergej J. Netschajew, in merito all’eventuale consegna dei missili Taurus all’Ucraina da parte del futuro governo tedesco guidato dal cancelliere conservatore Friedrich Merz. “Vorrei sperare che i politici tedeschi più ragionevoli e prudenti abbiano ascoltato gli avvertimenti del nostro presidente a questo proposito e abbiano capito che tali decisioni potrebbero portare a una situazione qualitativamente nuova”, ha affermato l’ambasciatore.
Zelensky frena Witkoff: “I nostri territori sono la linea rossa”

“Tutti i territori appartengono allo Stato unitario dell’Ucraina. Pertanto, ancora una volta, solo il popolo ucraino può parlare dei territori del nostro Stato. E sapete che per noi è una linea rossa riconoscere qualsiasi territorio temporaneamente occupato come non ucraino, ma russo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky replicando alle affermazioni a Fox News dell’inviato Usa Steve Witkoff, sul fatto che un eventuale accordo di pace con la Russia avrebbe incluso la questione dei “cinque territori” reclamati da Mosca (le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson, Zaporizhzhia e la Crimea). “Ancora una volta, i rappresentanti discutono di questioni che vanno oltre la loro competenza”, affonda Zelensky.
Attacchi a Kallas, portavoce Ue: “La Russia teme chi agisce con fermezza”
“Siamo abituati alla propaganda russa infondata volta a giustificare la guerra contro l’Ucraina. La Russia teme chiaramente coloro che parlano e agiscono con fermezza a sostegno della difesa dell’Ucraina. È il presidente Putin ad essere ricercato dal Tribunale penale internazionale per crimini di guerra. I fatti sono chiari: la Russia ha iniziato questa guerra, l’Ucraina è la vittima”. Lo fa sapere una portavoce del Servizio di azione esterna dell’Ue commentando le parole del presidente della Duma russa, secondo cui l’Alta rappresentante per la politica estera Kaja Kallas “dovrebbe essere rimossa dall’incarico e portata davanti a un tribunale internazionale dell’Onu”.
Esercito Kiev: “Colpito il reparto che ha attaccato Sumy”
“Le forze della difesa ucraine hanno colpito una serie di strutture nella regione di Kursk associate ai criminali di guerra, esattamente la 448a brigata missilistica dell’esercito russo, coinvolta nell’attacco missilistico lanciato la domenica delle Palme sulla città di Sumy”. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. “Ogni unità militare russa, ogni sua suddivisione e ogni suo militare che abbia bombardato città pacifiche e civili in Ucraina sarà identificato e riceverà sicuramente una punizione”, aggiunge il comunicato.
Capo 007 russi: “Le nostre condizioni per la pace non cambiano”
Il capo dei servizi d’intelligence russi per l’estero, Serghei Naryshkin, ha ribadito le condizioni di Mosca per porre fine del conflitto: la neutralità dell’Ucraina e il riconoscimento dell’annessione delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, oltre alla Crimea. “Gli obiettivi strategici della Russia dopo la fine del conflitto rimangono gli stessi”, ha affermato: “Lo status neutrale e senza armi nucleari dell’Ucraina, la demilitarizzazione e denazificazione dello Stato ucraino e l’abolizione di tutte le leggi discriminatorie” contro la minoranza russa. Inoltre, “il riconoscimento e la sovranità degli attuali confini della Russia”, entro i quali, per Mosca rientrano appunto le regioni ucraine parzialmente occupate.
Rutte: “A Sumy attacco oltraggioso della Russia”
L’attacco missilistico sferrato dalla Russia contro la città ucraina di Sumy “è semplicemente oltraggioso. Fa parte di un terribile schema di attacchi della Russia contro obiettivi civili e infrastrutture in tutta l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte a Odessa, in Ucraina, dove incontrando il presidente Volodymyr Zelensky, secondo il discorso diffuso dall’Alleanza atlantica. “Negli ultimi anni”, ha ricordato, “sono stati presi di mira anche centinaia di ospedali e operatori sanitari”.
Rutte: “Colloqui a guida Usa non facili”
Con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi a Odessa “abbiamo parlato nuovamente degli importanti colloqui che il presidente Donald Trump sta conducendo con l’Ucraina e con la Russia, per cercare di porre fine alla guerra e garantire una pace duratura. Queste discussioni non sono facili, non da ultimo sulla scia di questa orribile violenza, ma tutti noi sosteniamo la spinta del presidente Trump verso la pace”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, in visita a Odessa, secondo il discorso pubblicato dall’Alleanza atlantica. “Altri alleati, anche attraverso gli sforzi guidati da Francia e Regno Unito, sono pronti, disposti e in grado di assumersi maggiori responsabilità nel contribuire a garantire la pace, quando sarà il momento”, aggiunge.
Zelensky a Rutte: “C’è bisogno urgente di difese aeree”
“Tutti vedono chiaramente quanto sia urgente il bisogno dell’Ucraina di sistemi di difesa aerea e missili. Ne abbiamo parlato molto oggi”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione della visita a sorpresa del segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella città meridionale di Odessa. Il contesto è quello degli attacchi missilistici russi che negli scorsi giorni hanno ucciso decine di civili.
Rutte a odessa con Zelensky: “Sostegno incrollabile”
“Oggi ho visitato Odessa insieme a Zelensky. Il popolo ucraino ha sopportato così tanto, non ultimo l’attacco russo a Sumy nella Domenica delle Palme. Il sostegno della Nato è incrollabile. Continueremo ad aiutare l’Ucraina in modo che possa difendersi oggi e scoraggiare future aggressioni, garantendo una pace giusta e duratura”. Lo scrive il segretario della Nato Mark Rutte sui social.