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Dazi, rimbalzo per le Borse. Ma le tariffe sulla Cina salgono al 104%. Trump: “Quota differenziata per ogni Paese”

Le piazze europee recuperano in parte dei cali degli ultimi giorni. Wall Street vira in negativo dopo l'annuncio dell'aumento dei dazi a Pechino. Che annuncia: "Lotteremo fino alla fine"
Dazi, rimbalzo per le Borse. Ma le tariffe sulla Cina salgono al 104%. Trump: “Quota differenziata per ogni Paese”
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Usa: dazi al 104% sulla Cina

Gli usa hanno ufficializzato che procederanno con l’applicazione alla Cina di dazi al 104%. Scatteranno alla mezzanotte di mercoledì, ora di Washington. Lo ha confermato la Casa Bianca, dopo che Pechino non ha fatto marcia indietro sulle tariffe del 34% varate contro le merci Usa, in risposta alle misure precedentemente decise da Washington. La scadenza che era stata imposta da Donald Trump era fissata per oggi a mezzogiorno. Il presidente aveva annunciato ulteriori dazi del 50%, in risposta alle contromisure cinesi e in aggiunta alle tariffe del 54% già decise. 

  • 10:55

    Von der Leyen a premier Cina: “Impegno su commercio equo”

    Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier cinese Li Qiang. “I due leader hanno avuto un dibattito costruttivo durante il quale hanno fatto il punto sulle questioni bilaterali e globali”, fa sapere l’esecutivo Ue, indicando che “la presidente ha sottolineato l’importanza vitale della stabilità e della prevedibilità per l’economia globale” e, “ha sottolineato la responsabilità dell’Europa e della Cina, in quanto due dei più grandi mercati del mondo, di sostenere un forte sistema commerciale riformato, libero, equo“.

  • 10:53

    La Borsa di Milano torna positiva

    La Borsa di Milano torna in territorio positivo: con la spinta di Leonardo (+4,79%) e Unipol (+3,95%), l’indice Ftse Mib avanza dello 0,59% raggiungendo 33.047 punti.
    Le banche procedono in ordine sparso: Unicredit sale dello 0,59%, Mps segna quota +0,57%, Pop Sondrio +0,40% e Intesa Sp limita a quota +0,04%.

  • 10:52

    Von der Leyen sente premier cinese: “Sui dazi evitare ulteriore escalation”

    La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il premier cinese Li Qiang hanno avuto stamani una conversazione telefonica, nel cinquantesimo anno dall’inizio delle relazioni diplomatiche tra l’Ue e la Repubblica Popolare. I due tra l’altro hanno parlato delle diversioni commerciali che verranno create dai dazi decisi dagli Usa: von der Leyen e Li, informa la presidente via social, hanno “discusso dell’istituzione di un meccanismo per monitorare eventuali deviazioni degli scambi commerciali e garantire che eventuali sviluppi vengano debitamente affrontati”. 

    La presidente della Commissione europea, durante il colloquio telefonico con il premier cinese Li Qiang “ha chiesto una risoluzione negoziata della situazione attuale” creata dai dazi dell’amministrazione Trump, “sottolineando la necessità di evitare un’ulteriore escalation”. Lo riferisce l’esecutivo Ue in una nota.

  • 10:18

    La Borsa di Milano torna in negativo: in ribasso i titoli bancari

    Dopo l’avvio positivo di seduta, l’indice Ftse Mib alla Borsa di Milano torna in negativo, attestandosi a -0,05% a 32.836,86 punti. A piazza Affari pesa il ribasso dei bancari, con Pop.Sondrio che cede l’1,79%, Bper a -1,43%, Intesa Sanpaolo a -1,32% e Mps a -1,3%. In positivo invece Leonardo (+4,15%), Unipol (+3,3%), Campari (+1,49%) e Mediolanum (+1,4%).

  • 09:45

    Shanghai chiude a +1,58%, Shenzhen a +0,81%

    Le Borse cinesi trovano un rimbalzo minimo all’indomani delle pesanti perdite in scia ai dazi di Donald Trump e ai timori di recessione globale: l’indice Composite di Shanghai sale dell’1,58%, a 3.145,55 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso dello 0,81%, a quota 1.791,83. I listini hanno anche beneficiato della sostanziale ripresa delle Borse asiatiche e della mobilitazione della Banca centrale cinese (Pboc) che ha promesso “di sostenere con decisione” il grande fondo statale Central Huijin Investment nella stabilizzazione del mercato con “l’aumento del le sue partecipazioni in fondi indicizzati del mercato azionario”, anche fornendo “un sufficiente supporto di prestito quando necessario” al servizio del “regolare funzionamento del mercato dei capitali”. Con la guerra tariffaria che si intensifica, Pechino ha annunciato dazi del 34% sui beni Usa in vigore da giovedì.

    Central Huijin, in particolare, ha chiarito oggi che continuerà a svolgere il suo ruolo di “stabilizzatore” nel mercato dei capitali, frenando le fluttuazioni anomale e adottando “misure decisive quando necessario”. Il fondo sovrano intensificherà gli acquisti di Etf su diversi stili di mercato e aumenterà la portata delle sue partecipazioni, avendo “sufficiente fiducia e capacità” per dare stabilità al mercato dei capitali.

  • 09:37

    Pechino: “Vance ignorante e maleducato”

    Pechino condanna il vicepresidente americano JD Vance, definito “ignorante e maleducato”, per il riferimento al fatto che Washington ha preso in prestito denaro dai “contadini cinesi”. La posizione “della Cina sulle relazioni economiche e commerciali bilaterali è stata resa molto chiara”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. “È sorprendente e triste sentire parole così ignoranti e maleducate da questo vicepresidente”, ha aggiunto. Parlando giovedì con Fox News, Vance ha difeso i dazi come antidoto a un’”economia globalista”.

  • 09:35

    Washington Post: “Musk ha chiesto a Trump di revocare i dazi”

    Nel fine settimana Elon Musk ha cercato personalmente di convincere Donald Trump a revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Ma il tentativo non ha finora avuto successo. E’ quanto scrive il Washington Post citando proprie fonti anonime. La rottura di Musk con Trump sulle tariffe, priorità dell’amministrazione americana, rappresenta il disaccordo più importante tra il presidente e uno dei suoi principali consiglieri. Tesla ha visto le vendite trimestrali crollare drasticamente a causa delle reazioni negative al suo ruolo di consigliere di Trump.Le sue azioni erano scambiate a 233,29 dollari, in calo di oltre il 42% da inizio anno.

  • 09:34

    Borse europee tentano rimbalzo, Francoforte +1,1% e Parigi +1,6%

    Apertura positiva per le principali Borse europee, che tentano il rimbalzo dopo le pesanti perdite degli ultimi giorni, in scia ai dazi varati dall’amministrazione Trump. Per Francoforte è +1,17% in avvio, per Parigi +1,66%, bene anche Londra (+1,25%) e Madrid (+0,57%). Milano apre a +1,24%, segno più anche per Zurigo (+1,67%) e Amsterdam (+1,58%)

  • 09:05

    Borsa di Milano positiva in apertura

    Apertura in positivo per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib avvia gli scambi rimbalzando a 33.253 punti, con un rialzo dell’1,22%.

  • 08:41

    Tokyo, chiusura in netto rialzo: +6,03%

    La Borsa di Tokyo tenta un recupero dopo la terza flessione giornaliera di sempre registrata ieri, con gli investitori che si mostrano ottimisti su un imminente negoziato tra Tokyo e Washington per attenuare l’impatto dei dazi voluti dall’amministrazione Trump. Il listino di riferimento Nikkei segna un progresso del 6,03% a quota 33.012.58, e un guadagno di 1.876 punti. Sul fronte dei cambi lo yen si svaluta sul dollaro, a 147,50, e sull’euro a 161,80.

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