Titoli cinesi in ribasso. Bene Tokyo dopo il lunedì nero
I titoli cinesi hanno aperto in ribasso, con l’indice di riferimento Shanghai composite in calo dello 0,07% a 3.094,26 punti, mentre l’indice Shenzhen component ha aperto in calo dello 0,08% a 9.356,69 punti. In Giappone il Nikkei è salito brevemente di oltre il 6%, superando la soglia dei 33.000 punti nelle prime ore di avvio a caccia di occasioni dopo il tonfo record di ieri. Alle 10:05 (ora locale) è salito di 1.710,97 punti, pari al 5,50%, rispetto a lunedì, raggiungendo quota 32.847,55, mentre il Topix ha segnato un rialzo di 140,56 punti, pari al 6,14%, a 2.429,22.
Borsa di Tokyo apre in rialzo, Nikkei +6,5%
I mercati asiatici tentanto il rimblazo rialzo, guidati dai guadagni di Tokyo, dove il Nikkei 225 è salito del 6,5% dopo il calo di quasi l’8% di lunedì. Le azioni statunitensi hanno subito un’oscillazione dopo che il presidente Donald Trump ha minacciato lunedì di aumentare le sue tariffe. La Cina ha risposto martedì dicendo che avrebbe risposto con contromisure non specifiche. I mercati dell’Asia-Pacifico sono crollati lunedì, con le azioni di Hong Kong che hanno perso il 13,2%, registrando il peggior giorno dal 1997, durante la crisi finanziaria asiatica.
Borsa di Singapore crolla del 8,5%, mai così male dal 2008
Lo Straits Times Index (Sti) della Borsa di Singapore ha subito un marcato ribasso oggi, con un calo intraday dell’8,5% all’apertura delle contrattazioni. Si tratta della maggiore perdita registrata dall’indice blue-chip di riferimento dallo storico -8,9% del 24 ottobre 2008, durante la crisi finanziaria globale. Innescato dai timori di una potenziale recessione globale alimentati dalle politiche tariffarie del presidente statunitense Donald Trump, il calo odierno supera anche la contrazione dell’8,4% osservata durante la svendita dei mercati causata dalla pandemia di Covid-19 del 23 marzo 2020.
La Borsa indonesiana sospesa dopo il crollo del 9,19%
Le azioni indonesiane sono crollate di oltre il 9% all’avvio delle negoziazioni dopo una lunga pausa per festività pubbliche, innescando la sospensione degli scambi a causa dell’incertezza sulle politiche tariffarie globali del presidente americano Donald Trump. L’indice Jakarta Composite è sceso del 9,19%, a 5.912,06 punti, quando la Borsa della più grande economia del sudest asiatico ha riaperto dopo lo stop festivo iniziato il 28 marzo. Le contrattazioni sono state sospese per circa 30 minuti, ha riferito la società di gestione, prima della loro ripresa.
Cina: ‘Gli Usa dialoghino e rimuovano i dazi unilaterali’
Pechino invita Washington a impegnarsi con il dialogo per risolvere le varie questioni pendenti bilaterali sul commercio. “La Cina sollecita gli Stati Uniti a cancellare tutti i dazi unilaterali contro la Cina, a fermare la soppressione economica e commerciale contro la Cina e a risolvere in modo adeguato le differenze con la Cina attraverso il dialogo con rispetto reciproco e su un piano di parità”, ha affermato un portavoce del ministero del Commercio in una nota.
Cina: “Non accetteremo ricatti Usa, lotta fino alla fine”
La Cina non accetterà mai la “natura ricattatoria” degli Stati Uniti e considera le ultime minacce di dazi avanzate dal presidente americano Donald Trump “un errore su un altro errore”. Un portavoce del ministero del Commercio cinese, in una nota, assicura che se Washington vorrà continuare su questa strada allora Pechino “lotterà fino alla fine”.
Trump ha detto ieri che imporrà ulteriori tariffe del 50% se la Cina non ritirerà i suoi dazi del 34% di ritorsione contro gli Stati Uniti.