“Indice della paura” sopra i livelli della crisi Covid
L’indice della volatilità Vix, noto anche come ‘indice della paura, è in forte aumento (+7,08%) a 48,52 punti e ha toccato quota 60,13 punti, sopra al livello di 53,54 punti toccato il 2 marzo 2020 nel pieno della crisi del Covid. L’altro record risale alla crisi finanziaria globale del 2008.
Ft: salgono le attese che la Bce tagli i tassi, con i dazi rischio recessione
Secondo investitori ed economisti è molto probabile che la Bce riduca i tassi la prossima settimana e di nuovo a giugno, perché i dazi di Donald Trump rischiano di spingere l’Unione europea in recessione. Lo scrive il Financial Times online analizzando dati Bloomberg, dove emerge che gli investitori stanno scontando una probabilità del 90% di un taglio Bce di un quarto di punto alla prossima riunione del 17 aprile, e in aumento rispetto al 70% precedente agli annunci tariffari del cosiddetto “giorno della liberazione” di Trump il 2 aprile. Altri due tagli sono attesi entro la fine di quest’anno, con un terzo di possibilità.
Un taglio di un quarto di punto ad aprile, che sarebbe la settima riduzione consecutiva, e un altro a giugno “sono diventati davvero una scelta ovvia”, ha affermato a Ft Frederik Ducrozet, responsabile della ricerca macroeconomica presso Pictet Wealth Management, secondo cui qualsiasi altra decisione sarebbe “un disastro”. La questione chiave è se le prospettive potrebbero diventare così fosche da costringere la Bce a ricorrere a tagli più consistenti per stimolare l’economia o per offrire misure di sostegno alla liquidità.
Trump minaccia veto a legge che limiterebbe il suo potere di imporre dazi
Donald Trump minaccia il veto ad una proposta di legge bipartisan (con sette adesioni repubblicane al Senato) che limiterebbe l’autorità del presidente di imporre dazi unilaterali: lo scrive Axios dopo aver visionato una nota inviata dalla Casa Bianca agli uffici del Congresso. “Se approvata, questa proposta di legge ostacolerebbe pericolosamente l’autorità e il dovere del presidente di determinare la nostra politica estera e proteggere la nostra sicurezza nazionale”, si legge nella nota, che preannuncia il veto.
Sefcovic: “Offriamo di portare a zero i dazi su chimica, farma, plastica, macchinari”
L’Unione europea ha offerto agli Usa di portare reciprocamente a “zero” i dazi sui “beni industriali. Che cosa vuol dire? Parliamo di chimica, farmaceutica, plastica e gomma, macchinari”, oltre alle “auto” e agli “altri beni industriali”. Lo ha sottolineato il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, in conferenza stampa a Lussemburgo.
Sefcovic: “Strumento anti coercizione? Preferiamo il negoziato”
“In questa fase, non mi addentrerei in definizioni precise, in speculazioni sul tipo di strumento che metteremo in campo, su come descriveremmo il ragionamento per l’uso di questo strumento o quello strumento, noi preferiamo il negoziato, la nostra risposta è molto graduale. Ora stiamo reagendo all’acciaio e all’alluminio, la risposta è molto incrementale, è spalmata nel corso nel tempo perché vogliamo creare lo spazio negoziale necessario. Quindi siamo pronti a impegnarci e sarebbe un buon risultato per tutti”. Lo ha detto il commissario Maros Sefcovic in conferenza stampa al termine del consiglio Commercio Ue rispondendo a una domanda sulla possibilità che Bruxelles possa rispondere ai dazi Usa attivando lo strumento anti-coercizione.
“Primo o poi gli Usa si siederanno al tavolo”, ha aggiunto, osservando tuttavia: “Allo stesso tempo, finora, nonostante gli sforzi e le aperture, non abbiamo visto un vero impegno che portasse a una soluzione reciprocamente accettabile, perché deve essere equa per entrambe le parti” ha aggiunto.
Spagna: “Accolta bene la proposta di fondo comune Ue a sostegno delle aziende”
Il piano della Spagna per la creazione di un fondo comune europeo a sostegno delle società colpite dai dazi Usa ha avuto “un’accoglienza positiva da parte degli Stati membri” e “ha coinciso con il messaggio del Commissario Sefcovic, che ha affermato che si stanno già compiendo progressi in tal senso, incontrando i settori e verificando le esigenze, il che è ciò che dobbiamo fare”. Lo ha detto il ministro delle Finanze spagnolo Carlos Cuerpo al termine del Consiglio Ue Commercio. “Ora – ha aggiunto – è necessario sedersi con la Commissione stessa e con gli Stati membri e iniziare a lavorare per arrivare a una proposta concreta”.
Unione vini: “Whisky fuori dalla lista dei contro-dazi previsti dall’Ue”
Il whisky è fuori dalla lista dei contro-dazi previsti dall’Unione Europea. Lo ha annunciato pochi minuti fa il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi, oggi a Vinitaly, secondo quanto riferisce l’Uiv in una nota. Desidero ringraziare anche a nome di Unione italiana vini il ministro per aver accolto e portato a termine con successo un’istanza di fondamentale importanza per il nostro settore, ha sottolineato Frescobaldi. Lo scorso 18 marzo Unione italiana vini aveva incontrato il ministro per segnalare i rischi e la pericolosità di avvitarsi in una spirale controproducente che vede gli alcolici europei compreso il vino esportare per 8 miliardi di euro a fronte di un import degli stessi prodotti per 1,3 miliardi. Le tariffe aggiuntive sugli spiriti americani erano state inizialmente annunciate dall’Unione Europea e congelate dopo la minaccia di ritorsione con dazi al 200% da parte dell’amministrazione Trump.
Due senatori repubblicani chiedono a Trump di accettare l’offerta “zero dazi”dell’Ue
Due senatori repubblicani hanno esortato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ad accettare l’offerta “zero dazi” sui beni industriali avanzata dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. “Accettiamo quest’accordo”, ha chiesto il senatore dello Utah, Mike Lee, in un post su X in risposta a un video in cui von der Leyen parla dell’offerta a Trump. “Molto da guadagnare”, ha aggiunto, mentre il senatore del Wisconsin, Ron Johnson, ha spiegato di essere “totalmente d’accordo” con il collega. “A un certo punto devi accettare un sì come risposta”, ha scritto Johnson.
Berlino, “Pressione è sugli Usa, non resisteranno a lungo”
“La pressione è innanzitutto sugli americani. Il Paese potrebbe andare incontro a una recessione con un’inflazione elevata. Si tratta di un mix tossico per qualsiasi società aperta. Vedremo come andrà, ma non saranno in grado di resistere a lungo. Soprattutto se l’Europa riuscirà a essere unita e ad allearsi con tutti gli altri Paesi colpiti da questa follia tariffaria, come il Giappone, la Corea del Sud e ora l’Indonesia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck al termine al Consiglio Ue Commercio.