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Trump sospende gli aiuti a Kiev. Zelensky: “Pronto a firmare intesa sui minerali”. Cremlino: “Positivo”. Tycoon pronto ad annunciare l’intesa

Trump sospende gli aiuti a Kiev. Zelensky: “Pronto a firmare intesa sui minerali”. Cremlino: “Positivo”. Tycoon pronto ad annunciare l’intesa
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In Evidenza

Reuters: “Trump annuncerà l’accordo sui minerali nel discorso sull’Unione”

L’amministrazione Trump e l’Ucraina hanno in programma di firmare l’accordo sui minerali che era saltato dopo il disastroso incontro nello Studio Ovale. Lo riferisce la Reuters citando quattro persone a conoscenza del dossier. Il presidente Trump ha detto ai suoi consiglieri che vuole annunciare l’accordo nel suo discorso al Congresso martedì sera, hanno affermato tre delle fonti, avvertendo che l’accordo non è ancora stato firmato e che la situazione potrebbe cambiare. 

Momenti chiave

  • 11:31

    Polonia: “Molto grave la sospensione degli aiuti Usa”

    E’ “molto grave” l’annuncio della sospensione degli aiuti militari americani all’Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri polacco Pawel Wronski in conferenza stampa. “Si tratta di una decisione molto importante e la situazione è molto grave”, ha affermato Wronski, sostenendo che la decisione presa dal presidente americano Donald Trump ha “una grande importanza politica”. Inoltre, ha sottolineato, è stata presta “senza informare, né consultare” gli alleati della Nato

  • 10:31

    Parigi: “Lo stop agli aiuti di Trump allontana la pace”

    A dirsene convinto è stato il ministro francese incaricato per gli affari europei, Benjamin Haddad, intervenendo su France 2. “Una decisione in favore della sospensione delle armi all’Ucraina, rafforza la pace o la allontana?”, si è chiesto. La allontana perché non farebbe che rafforzare la mano dell’aggressore sul terreno, la Russia“. “Non bisogna mai dimenticarlo: in questa guerra c’è un aggressore, che è la Russia. L’Ucraina si difende coraggiosamente da tre anni”, ha aggiunto. Commentando poi quanto avvenuto nello Studio ovale, Haddad ha fatto presente che “se si vuole porre fine a questa guerra con l’obiettivo di ottenere una pace duratura con solide garanzie di sicurezza, allora bisogna mettere la pressione sull’aggressore che è la Russia e non sull’Ucraina, come appare da alcune settimane”.

  • 10:25

    Kiev: con lo stop agli aiuti di Trump, margine di sei mesi

    L’Ucraina ha un margine di sicurezza di circa sei mesi dopo lo stop di Donald Trump agli aiuti militari ucraini e sono in corso lavori per trovare alternative per l’approvvigionamento di armi di importanza critica. E’ quanto afferma il deputato ucraino Fedor Venislavsky dopo la riunione a porte chiuse del Comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Lo riporta Rbc Ukraina.  

  • 10:24

    Cremlino: “Stop Usa agli aiuti spinge Kiev verso la pace”

    La sospensione delle forniture di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina, se fosse confermata, “potrebbe davvero spingere il regime di Kiev verso il processo di pace”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Interfax.  

  • 10:15

    “Peggio di Monaco nel 1938”: Kiev sotto choc dopo la decisione di Trump

    Kiev è sotto choc dopo la decisione di Donald Trump di congelare gli aiuti militari a Kiev. Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri dell’Ucraina, afferma che la decisione dell’amministrazione Trump assomiglia all’accordo di Monaco del 1938 quando Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia raggiunsero un accordo che consentì alla Germania nazista l’annessione del Sudeti, l’allora Cecoslovacchia occidentale. “Fermare gli aiuti significa aiutare Putin. Questo è peggio di Monaco, perché almeno lì non hanno cercato di dipingere la Cecoslovacchia come l’aggressore”, ha affermato secondo i media stranieri.  

  • 09:52

    Ungheria con Trump: “Stessa posizione, basta aiuti a Kiev”

    Il governo ungherese concorda la decisione dell’amministrazione Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina mentre in Ue è in discussione un nuovo pacchetto di aiuti da 20 miliardi al quale, come scrive Politico, Budapest si oppone. Un portavoce del governo di Viktor Orbán, come riporta il Guardian, ha affermato che “il presidente degli Stati Uniti e il governo ungherese condividono la stessa posizione: invece di continuare le spedizioni di armi e la guerra, sono necessari un cessate il fuoco e colloqui di pace il prima possibile”.  

  • 09:44

    Costa a Orban: “Divergenze sul percorso verso la pace in Ucraina”

    In una lettera al primo ministro ungherese, Viktor Orban, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa accoglie “con favore il fatto che non siano state sollevate obiezioni” riguardo alla difesa europea da parte di Budapest, mentre in merito all’Ucraina, constata una “divergenza sul percorso da seguire per raggiungere la pace e, in particolare, sull’approccio della ‘pace attraverso la forza’”. “Guardando al futuro, dobbiamo essere pronti all’esito degli sforzi del presidente Trump per spingere la Russia ai negoziati di pace, in particolare collaborando con i nostri alleati transatlantici” scrive Costa, ribadendo la necessità di “forti garanzie all’Ucraina” affinché “la pace sia duratura”. “Mi aspetto – conclude – che possiamo concordare di agire di conseguenza”.

  • 09:37

    Difesa, Von der Leyen: “Aumentare velocemente la spesa, piano in 5 punti”

    “Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio, la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a pochi giorni dal vertice straordinario sulla difesa presentando il piano ReArm Europe in 5 punti.

  • 09:32

    Ungheria: “Noi stiamo con Trump, basta aiuti a Kiev”

    Come da tradizione, Viktor Orbán sta con Vladimir Putin. Il governo ungherese concorda la decisione dell’amministrazione Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina mentre in Ue è in discussione un nuovo pacchetto di aiuti da 20 miliardi al quale, come scrive Politico, Budapest si oppone. Un portavoce del governo di Orbán, come riporta il Guardian, ha affermato che “il presidente degli Stati Uniti e il governo ungherese condividono la stessa posizione: invece di continuare le spedizioni di armi e la guerra, sono necessari un cessate il fuoco e colloqui di pace il prima possibile”.

  • 09:29

    Francia: “Sequestro dei beni russi va contro gli accordi internazionali”

    Il sequestro dei beni russi “sarebbe contrario agli accordi internazionali”: così il ministro francese dell’Economia Eric Lombard esprime la contrarietà francese all’ipotesi, rilanciata oggi dal Financial Times, che le principali potenze europee sarebbero favorevoli al sequestro di oltre 200 miliardi di euro di beni russi congelati per il post-conflitto in Ucraina e che Francia e Germania avrebbero superato la loro contrarietà al sequestro totale dei beni russi detenuti nell’Ue.

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