Bari, il procuratore: “L’obiettivo è controllare i pm”
“Quando si dice che contro lo strapotere” dei magistrati “bisogna fare questa riforma, l’idea non è separare le carriere ma di impedire questo cosiddetto strapotere mediante un controllo del potere esecutivo che sarà immediatamente dopo. Nelle stesse parole del ministro c’è quello che verrà fatto dopo”. Così il procuratore di Bari, Roberto Rossi, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, rispondendo ai cronisti sulla separazione delle carriere.
Palermo, presidente Corte Appello: “Progetto di ridisegnare equilibrio tra poteri”
“La separazione delle carriere è la punta di un iceberg, la cui parte sommersa e forse la più preoccupante sta emergendo, anche se il suo effetto dirompente non viene colto appieno forse perché di minore impatto mediatico. La riforma della giustizia mira infatti a introdurre altre modifiche dell’ordinamento giudiziario che si saldano con la separazione delle carriere e vanno ben oltre, iscrivendosi a pieno in un progetto unitario che vuole ridisegnare l’equilibio tra i poteri dello Stato”. Lo ha detto il Presidente della Corte d’Appello di Palermo Matteo Frasca, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo siciliano.
Napoli, Gratteri assente all’inaugurazione
Il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri non partecipa alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo campano, in corso nel Salone dei Busti di Castel Capuano, a cui interverrà il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Palermo, presidente Corte Appello: “Inopportuno tentativo di attribuire riforma a Falcone”
“È quantomeno inopportuno il tentativo di attribuire la riforma della separazione delle carriere a Giovanni Falcone fino al punto di volerla intitolare a lui”. Lo denuncia il presidente della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo siciliano. “È un’idea davvero singolare sponsorizzata da chi, anche per ragioni anagrafiche, probabilmente non ha mai conosciuto Giovanni Falcone, ma che con sorprendente disinvoltura pretende di attribuirgli la paternità di una legge facendosi interprete del suo pensiero mediante l’estrapolazione e la decontestualizzazione di alcune frasi”.
Roma, presidente Corte Appello: “Con le riforme nessun cambio di passo nella giustizia”
“È arduo sostenere che le nuove riforme siano in grado di realizzare, almeno a Roma, in tempi brevi un significativo cambio di passo nei tempi della giustizia civile e penale”. Lo afferma il presidente della Corte d’Appello dellla Capitale, Giuseppe Meliadò, nella relazione alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario. “Quel che è, invece, certo è che nell’anno decors vi è stato in ogni ufficio del distretto un grande sforzo per ridurre l’arretrato e migliorare i tempi dei processi civili e penali, e che questi risultati sono tanto più importanti in quanto realizzati quasi che tutti gli uffici del distretto operassero ad organico pieno”, aggiunge.
Milano, presidente Corte Appello: “Noi attaccati in modo gratuitamente denigratorio”
“Non è possibile che, nel diffuso clima di tensione oggi esistente, anche gli interventi meramente tecnici dei capi degli uffici giudiziari, finalizzati solo a dare un contributo alla soluzione di problemi organizzativi nel mondo della giustizia nel solco della lealtà istituzionale, vengano qualificati come interferenze nelle competenze altrui, se non addirittura attaccati in modo gratuitamente denigratorio sulla base di semplificazioni pericolose”. Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello di Milano Giuseppe Ondei all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Milano, presidente Corte Appello: “La magistratura non può tacere”
“La magistratura – pur sempre mantenendo un doveroso e corretto senso dei propri limiti – non potrà mai tacere laddove dovessero manifestarsi evidenti intenzioni di limitarne in svariati modi il raggio d’azione. Teniamocela cara questa giustizia resa da uomini indipendenti secondo un percorso cognitivo disegnato dalla legge, perché le alternative sono drammaticamente peggiori”. Così il presidente della Corte d’appello di Milano, Giuseppe Ondei, iniziando il discorso inaugurale dell’anno giudiziario nell’aula magna del tribunale di Milano. Presenti in prima fila il presidente del Senato Ignazio La Russa e la vicepresidente Licia Ronzulli.
Napoli, le toghe sollevano la Costituzione durante l’inno

Una copia della Costituzione sollevata: così i magistrati presenti all’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Corte d’Appello di Napoli, dove è presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio, hanno manifestato in apertura della cerimonia di inaugurazione, mentre veniva eseguito l’inno di Mameli.
“Uniti e non separati”, presidio esterno a Bologna
A Bologna oltre 150 magistrati protestano davanti all’ingresso della caserma della Legione carabinieri, dove quest’anno si tiene la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario vista l’inagibilità dell’aula Bachelet in Corte d’Appello. Con toga, coccarda e Costituzione in mano, giudici a pm sono all’esterno della caserma, dove è previsto l’arrivo delle autorità. Tanti hanno un cartello in mano con scritto: “Uniti e non separati”. Quelli invece che assisteranno alla cerimonia all’interno, nel momento in cui prenderà la parola il rappresentante del ministro della giustizia, lasceranno l’aula e si uniranno ai colleghi all’esterno, per poi rientrare al termine dell’intervento.
Protesta anche a Torino: “A rischio la nostra indipendenza”
Anche a Torino i magistrati si sono raccolti in presidio davanti al cancello del palazzo di giustizia indossando la toga con una coccarda tricolore ed esponendo cartelli con una frase di Piero Calamandrei sullo spirito della Costituzione, aderendo alla protesta lanciata dall’Anm. “Riteniamo che le riforme possano mettere a rischio l’indipendenza della magistratura nel suo complesso e che, in particolare, indeboliscano la figura del pubblico ministero”, ha detto Mario Bendoni, presidente della giunta piemontese dell’associazione. Ai manifestanti si è unito il presidente del tribunale, Modestino Villani.