Siria, dai ribelli amnistia ai militari. Al-Jolani sceglie il premier ad interim. Raid Idf sul porto di Latakia. Onu: “Israele sul Golan viola accordi”
I Jihadisti assicurano che non verrà imposto il velo alle donne o limitata la libertà di circolazione. Mosca fa sapere che parlerà delle proprie basi solo "con chi comanda". E intanto sente Erdogan
Aggiornato: 19:53
I fatti più importanti
- Raid di Israele sul porto di Latakia
- I ribelli concedono l'amnistia ai militari di Assad
- Giordania ed Egitto contro l'occupazione israeliana del Golan
- FOCUS - L'arsenale di Assad che rischia di finire in mano ai ribelli
- Al-Jolani sceglie il premier del governo transitorio
- La Germania blocca le richieste d'asilo dalla Siria
- Mosca: "Anche noi sorpresi da quanto accaduto"
- La Turchia chiede per la Siria un "governo inclusivo"
- Mosca, bandiera dei ribelli innalzata sull'ambasciata siriana
- Israele: "Colpiti siti di armi chimiche per evitare che cadano in mano ai ribelli"
- Media: "L'Iran ha una linea di comunicazione diretta con i ribelli"
- Israele, Katz ordina controllo completo della zona cuscinetto al confine con la Siria
- Liberati dalle carceri migliaia di detenuti
- Biden: "Non permetteremo che l'Isis si ristabilisca in Siria"
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09:40
Mosca, bandiera dei ribelli innalzata sull’ambasciata siriana
La bandiera dell’opposizione siriana è stata issata stamattina sull’ambasciata siriana a Mosca: lo riporta la Tass. In precedenza, la bandiera della Repubblica Araba Siriana, simbolo del regime di Bashar al Assad, era stata rimossa dall’edificio dell’ambasciata dopo che l’opposizione dei ribelli jihadisti ha preso il potere nel Paese.
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09:38
Israele: “Colpiti siti di armi chimiche per evitare che cadano in mano ai ribelli”
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha annunciato oggi che Israele ha colpito siti sospetti di armi chimiche e razzi a lunga gittata in Siria per evitare che cadano nelle mani di attori ostili. “L’unico interesse che abbiamo è la sicurezza di Israele e dei suoi cittadini”, ha detto Saar, aggiungendo che “è per questo che abbiamo attaccato sistemi di armi strategiche, come, ad esempio, le armi chimiche che restano, o i missili e i razzi a lungo raggio, per evitare che cadano nelle mani degli estremisti”.
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09:37
Media: “L’Iran ha una linea di comunicazione diretta con i ribelli”
L’Iran ha aperto una linea di comunicazione diretta coi ribelli della nuova leadership siriana da quando il suo alleato Bashar al-Assad è stato destituito: lo ha dichiarato a Reuters un alto funzionario iraniano spiegando che l’obiettivo è “impedire una traiettoria ostile” tra i due Paesi.
L’alto funzionario afferma che i vertici religiosi dell’Iran, di fronte alla perdita di un importante alleato a Damasco e al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca a gennaio, sono disponibili a collaborare con i nuovi leader siriani. “Questo impegno è fondamentale per stabilizzare i legami ed evitare ulteriori tensioni regionali”, ha detto.
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08:34
Israele, Katz ordina controllo completo della zona cuscinetto al confine con la Siria
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato alle Idf di assumere il controllo completo della zona cuscinetto tra Israele e Siria, dopo che ieri l’esercito ha iniziato a dispiegarsi nell’area. Katz, riporta il Times of Israel, ha inoltre ordinato all’esercito di creare una “zona di sicurezza libera da armi strategiche pesanti e infrastrutture terroristiche” nella Siria meridionale.
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08:32
Israele conferma: “Operazione militare nella regione siriana dell’Hermon”
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato questa mattina che le sue truppe sono entrate ieri nel territorio della Siria ed ha pubblicato su Telegram alcune immagini che ritraggono i soldati durante l’operazione, che è stata effettuata “dalla 5101ma unità (Sayeret Shaldag) nella regione siriana dell’Hermon”, si legge nel messaggio.
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08:31
Liberati dalle carceri migliaia di detenuti
Migliaia di persone detenute nelle famigerate carceri siriane sono state liberate nei 10 giorni trascorsi da quando gli insorti hanno iniziato la loro fulminante avanzata attraverso il paese, conclusasi con la caduta del presidente Bashar Al Assad. Gruppi per i diritti umani, informatori ed ex detenuti affermano che la tortura è stata sistematica, mentre sono state segnalate esecuzioni segrete in più di 20 siti gestiti dall’intelligence siriana. Tra quelli rilasciati c’era Bashar Bashoum, uno scrittore che avrebbe dovuto essere giustiziato domenica.
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08:28
Biden: “Non permetteremo che l’Isis si ristabilisca in Siria”
Gli Usa non permetteranno all’Isis di ristabilire le proprie capacità in Siria: lo ha detto il presidente Joe Biden parlando alla Casa Bianca. “Siamo consapevoli del fatto che l’Isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità (in Siria, ndr)…: non lo permetteremo“, ha affermato il presidente. Biden ha poi confermato che ieri “le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti e operatori dell’Isis”. Secondo il Pentagono, sono stati effettuati raid aerei contro “oltre 75 obiettivi” legati al cosiddetto Stato islamico nel Paese.
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08:26
New York Times: “Soldati israeliani in Siria per la prima volta dal 1973”
Le forze di terra israeliane hanno attraversato nel fine settimana la zona demilitarizzata al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur dell’Ottobre 1973: lo scrive il New York Times, che cita due anonimi funzionari israeliani. Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell’avanzata dei ribelli che ieri hanno conquistato Damasco e costretto il presidente Assad a fuggire. Le forze israeliane, secondo le fonti, controllano adesso la cima del Monte Hermon, sul lato siriano del confine, e diverse altre località ritenute essenziali per stabilizzare il controllo dell’area.
Sabato scorso, durante una visita al confine con la Siria, Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi aveva affermato: “Stiamo seguendo molto da vicino ciò che sta accadendo” per “assicurarci che non si confondano e non si dirigano nella nostra direzione”. In caso di minacce ci sarò una “risposta difensiva molto, molto forte”. Israele, scrive il Nyt, opera segretamente in Siria da molti anni nell’ambito dell’attuale conflitto con Hezbollah, il gruppo militante libanese sostenuto dall’Iran che ha combattuto in Siria a sostegno del governo di Assad, ora deposto.
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08:22
Oggi riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Siria
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha convocato oggi una riunione straordinaria sulla Siria. Lo riferiscono fonti diplomatiche all’agenzia France Presse. L’incontro straordinario del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla Siria sarà alle 15 ora locale, le 21 in Italia.
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08:21
I Caschi bianchi inviano team specializzati alla prigione di Sednaya
I Caschi bianchi hanno riferito di aver inviato team specializzati alla prigione di Sednaya, vicino a Damasco, per “cercare le celle segrete” del famigerato penitenziario, noto come “mattatoio umano”. I team sono “accompagnati da una guida che conosce i dettagli della prigione” e altri tre team specializzati sono in arrivo per fornire assistenza, hanno affermato i Caschi bianchi in un post su Telegram rilanciato da Al Jazeera.
“I team includono un team di ricerca e soccorso, un team per scavare attraverso i muri, un team per aprire le porte di ferro, un team di cani addestrati e un team di ambulanze”, ha riferito l’organizzazione. Molti dei siriani scomparsi e che si ritiene siano stati inviati nelle camere blindate sotto Sednaya, note come “l’Ala rossa” della prigione, devono ancora essere trovati dopo che i ribelli hanno preso il controllo del carcere.