Bruxelles, morto l’attentatore dopo una sparatoria con la polizia. Arrestati due sospetti complici. L’Isis rivendica l’attacco

È stato un testimone a segnalare la presenza in un bar del sospetto alla polizia. Abdesalem Lassoued, che in un video ha rivendicato la strage, è morto in ambulanza. Accertamenti in corso anche in Italia per la sua presenza a Genova nel 2021 documentata da un filmato

Aggiornato: 22:38

I fatti più importanti

  • 09:02

    “Durante perquisizione a Schaerbeak trovate diverse armi”

    Durante la perquisizione compiuta a Schaerbeak, secondo quanto riportano i media, sono state trovate diverse armi da fuoco. Altre sarebbero state rinvenute in un vicino parco pubblico. Gli inquirenti confermano che una di queste potrebbe essere quella utilizzata per uccidere i due svedesi.

  • 09:01

    La procura federale Belga: “Un sospetto ferito dalla polizia”

    La polizia belga ha sparato a un uomo che potrebbe essere il sospetto attentatore di Bruxelles. L’uomo è stato trasportato all’ospedale. Lo conferma all’Ansa Procura federale del Belgio, precisando che l’identità dell’uomo “non può ancora essere confermata”

  • 08:59

    Il ministro della Giustizia belga sull’attentatore: “Non rappresentava una minaccia concreta e imminente”

    Il sospetto responsabile dell’attentato di ieri sera a Bruxelles nel quale sono morti due cittadini svedesi non rappresentava “una minaccia concreta e imminente”. Lo ha assicurato il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne, nel corso di una conferenza stampa insieme al premier Alexander De Croo, durante la quale ha ricostruito quello che si sa dell’uomo. Il tunisino “ha fatto richiesta di asilo nel nostro Paese nel 2019. È noto per atti sospetti: traffico di esseri umani, soggiorno illegale e minaccia alla sicurezza dello Stato. Nel 2016 – ha detto il ministro – informazioni non confermate trasmesse da un servizio di polizia straniero indicavano che l’uomo aveva un profilo radicalizzato e voleva partire per una zona di conflitto per la jihad. L’informazione è stata verificata, ma non si è potuto fare nulla. Non c’erano indicazioni concrete di radicalizzazione”. Secondo la ricostruzione di Van Quickenborne, “all’inizio di quest’anno, avrebbe minacciato via social un occupante di un centro per richiedenti asilo nella regione di Campine. Questa persona lo ha denunciato, aggiungendo che era stato condannato per terrorismo in Tunisia. La polizia ha fermato il sospetto per interrogarlo. E questa presunta condanna per terrorismo ha spinto la polizia giudiziaria federale di Anversa, domenica 15 ottobre, a convocare una riunione prevista per oggi. Nel frattempo, i nostri servizi hanno appreso che il sospettato non è stato condannato per terrorismo in Tunisia, ma per reati comuni. Non si trattava di una minaccia concreta o imminente”.

  • 08:51

    Il premier belga: “Abbiamo permesso evacuazione stadio quando c’era sicurezza”

    “Non abbiamo permesso ai tifosi di uscire di casa finché non fossimo stati sicuri che ciò potesse avvenire in tutta sicurezza. Ieri sera allo stadio di calcio abbiamo sentito ‘tous ensemble’. E “tous ensemble” significa che siamo tutti insieme in questo. E penso che sua madre sia stata rincuorante, soprattutto per i tifosi svedesi. I servizi di emergenza accompagnano i tifosi svedesi negli stadi. Gli psicologi erano presenti e restano presenti, e questo accompagnamento sarà Continueremo finché i tifosi non torneranno, speriamo, il più presto possibile”. Così nel corso di una conferenza stampa il premier del Belgio Alexander De Croo.

  • 08:50

    Il Belgio ha convocato un Consiglio di sicurezza nazionale alle 15

    Il Belgio ha convocato un Consiglio di sicurezza nazionale alle 15 per rivalutare le misure di sicurezza disposte a seguito dell’attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles, nel quale hanno perso la vita due persone. Lo ha annunciato il premier belga, Alexander De Croo, in conferenza stampa. 

  • 08:46

    All’attentatore di Bruxelles era stata respinta una richiesta d’asilo

    Abdesalem Lassoued, questo il nome completo secondo i media del presunto attentatore di Bruxelles, si era visto respingere la domanda di asilo ma poi “era sparito dai radar” delle autorità belghe. È quanto ha spiegato la segretaria di Stato del Belgio per l’Asilo e la Migrazione. Nicole de Moor, parlando alla stampa in una conferenza stampa notturna sull’attacco nel centro della capitale belga. Il presunto attentatore, ha riferito de Moor, “aveva presentato una domanda di asilo nel nostro Paese nel novembre 2019. Ha ricevuto una decisione negativa nell’ottobre 2020 e poco dopo è scomparso dai radar”. “È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un’intercettazione all’Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l’ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato emesso“, ha proseguito la ministra. 

  • 08:44

    In Belgio allerta massima

    Il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, in conferenza stampa, ha affermato, prima delle notizie della neutralizzazione di un sospetto, che l’attentatore “è di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio”. Nella capitale belga resta in vigore il livello di allerta 4, il più elevato, sinonimo di minaccia terroristica “grave e imminente”, mentre nel resto del Paese il livello è fissato a 3.

  • 08:43

    Media belgi: ” La polizia ha neutralizzato un uomo che potrebbe essere il sospetto attentatore”

    La polizia ha “neutralizzato” un uomo che potrebbe essere il sospetto attentatore di Bruxelles. Lo scrivono i media belgi. 

  • 08:42

    Prosegue la caccia all’uomo in Belgio

    Prosegue la caccia all’uomo a Bruxelles. Il sospetto autore dell’attentato nel quale sono morte due persone di nazionalità svedese, Abdesalem L., è ancora in fuga ed è presumibilmente armato di kalashnikov. Secondo quanto riferiscono i media nazionali, alcune perquisizioni sono in corso nel quartiere di Schaerbeek, dove si presume che l’uomo di origine tunisina sia domiciliato. Il presunto attentatore, stando alla ricostruzione dell’emittente LN24, ieri pomeriggio avrebbe pubblicato su Facebook un post in riferimento all’omicidio del bambino musulmano di sei anni accoltellato domenica vicino a Chicago.

  • 08:41

    Il Consiglio musulmano del Belgio condanna con la massima fermezza l’attentato

    Il Consiglio musulmano del Belgio, l’organismo rappresentativo della fede islamica e l’interlocutore ufficiale della comunità musulmana belga, ha condannato con la massima fermezza l’attentato commesso a Bruxelles. Secondo quanto riportato dai media nazionali, il Consiglio ha invitato le autorità “ad essere estremamente ferme nel proteggere la nostra comunità nazionale e a far luce il prima possibile” su questo tipo di “conflitti che non ci riguardano”.